Capalbo, sull’ecodistretto non abbiamo deciso nulla. Ecco l’iter che seguiremo.

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Stasera probabilmente verrà formalizzata la nascita del comitato per il no all’ecodistretto. Oggi il sindaco Pino Capalbo ha voluto sottolineare l’iter che verrà seguito, specificando che “al momento nulla è stato ancora deciso”.

Intanto la candidatura di Castrovillari è ancora in piedi, e non è vero che sia stata ritirata. Anzi, l’amministrazione comunale del Pollino avrebbe intenzione di chiedere alla Regione la realizzazione di due impianti più piccoli, in luogo dell’ecodistretto previsto al momento.

L’amministrazione comunale già nella prossima settimana promuoverà degli incontri con i cittadini in tutte le zone del territorio acrese, proprio al fine di spiegare il percorso che verrà seguito, e in attesa di poter comprendere meglio il funzionamento dell’impianto, formando una delegazione e recandosi in visita a un ecodistretto, tra quelli attualmente esistenti.

Probabilmente già in agosto, “si riunirà il consiglio comunale che dovrà approvare la delibera attraverso cui venga ufficialmente avanzata la candidatura di Acri, subordinandola tuttavia all’esito del referendum”.

Questo passaggio servirà ad attivare “la visita dei tecnici della Regione per verificare l’idoneità del sito di Chianette”. E’ ovvio che “se l’esito dovesse essere negativo e il sito non ritenuto idoneo, tutto cadrebbe e non ci sarebbe bisogno del referendum”.

Se il sito invece dovesse essere considerato adeguato, “in quel caso, considerato che l’ecodistretto non fa parte del nostro programma elettorale, probabilmente in novembre, si farebbe la consultazione referendaria e si confronteranno le ragioni del sì e quelle del no”. Ma “quello che ci tengo a sottolineare – conclude il sindaco Pino Capalbo – è che nessuna decisione è stata ancora assunta dall’amministrazione comunale. Tuttavia, per sapere se la nostra possa essere una candidatura autorevole, ci devono dire se Chianette è idoneo a ospitare l’ecodistretto, e, per far questo, ci vuole una delibera di consiglio che formalizzi la candidatura”.

Per quanto riguarda la presunta incompatibilità con l’ingresso nel Mab, “noi abbiamo chiesto all’Ente Parco Nazionale della Sila, nelle more che l’amministrazione comunale valutasse di proporre una candidatura, un parere. La risposta dell’Ente Parco è stata di un sostegno convinto a questa scelta che venisse eventualmente fatta”.

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