Aggiornamento Coronavirus. Ieri due decessi

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I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 500, 106 in più rispetto a giovedì.

Due decessi ieri

Le vittime salgono a 18
Altri due morti per coronavirus sono stati registrati nel reparto di pneumologia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria. Si tratta di due persone anziane ricoverate nella struttura sanitaria perché affette da giorni da febbre e difficoltà respiratorie.

Una bomba epidemiologica.

I vecchi sono in pericolo: appaiono indifesi, dimenticati, isolati. Lo dimostrano le ultime storie emerse da queste cronache di pandemia. Vediamole. Sessantadue persone positive: 50 anziani e 12 dipendenti della casa di cura “Domus aurea” di Chiaravalle. Altri ventidue tra pazienti e anziani della casa di riposo “Santa Maria” di Bocchigliero sono risultati a loro volta positivi al Covid-19. I numero appaiono drammatici. Sei ospiti della casa di riposo di Chiaravalle sono stati trasferiti nel policlinico “Mater domini” di Catanzaro; quattro ospiti della struttura privata di Bocchigliero sono stati ricoverati nell’ospedale di Cosenza, gli altri posti in quarantena. La situazione è davvero complicata. Dal 10 marzo ad oggi, peraltro, sono morti quattro pensionati che erano ospiti della “Santa Maria” anche se non v’è prova che siano rimasti vittime del coronavirus. Non è stato infatti eseguito alcun tampone né prima, né dopo il loro decesso. Il piccolo borgo del Cosentino è stato individuato come “zona rossa” dal presidente della regione, Jole Santelli. Stessa cosa è avvenuta per Chiaravalle. A Melito Porto Salvo è sotto osservazione la casa di riposo in cui viveva l’ottantenne morto ieri nel reparto di pneumologia del Gom di Reggio. Il pensionato positivo al Covid-19 aveva tosse e febbre e potrebbe aver contagiato altri ospiti della struttura privata. Disposti tamponi su tutto il personale ed i degenti. Allarme altissimo.

I comuni “zona rossa”

Il presidente della Giunta regionale ha chiuso ieri per effetto dei rilievi fatti dai virologi i comuni di Chiaravalle, Soverato, Cenadi, Torre Ruggiero e Valle Fiorita. Si tratta di centri collegati a pazienti e dipendenti della struttura di Chiaravalle divenuta un focolaio di coronavirus. I cinque municipi si aggiungono a Bocchigliero, Cutro, Serra San Bruno, San Lucido, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano e Montebello Jonico.

Il paese più esposto

L’esercito dei contagiati cresce: il numero più alto di “positivi” si registra a San Lucido, altro centro diventato “zona rossa”, nel quale 27 cittadini sono stati infettati dal virus. Il centro costiero conta il maggior numero di morti nella Calabria settentrionale, ben tre. Un gruppo di giovani locali dell’associazione “Progettiamo San Lucido” , chiede l’adozione del farmaco usato in Francia e sollecita l’esecuzione di una campagna di tamponi a tappeto, su tutta la cittadinanza, «per andare a definire con certezza e precisione l’effettiva positività dei casi esaminati, evitando, ad esempio, di porre in quarantena, sotto lo stesso tetto e a stretto contatto, nuclei familiari in cui vi è la presenza di un soggetto asintomatico che, magari uscendo poi per necessità, potrebbe prolungare la diffusione del virus, suo malgrado».

Il cosentino

A Rogliano, altro centro “blindato” dalla Regione, sono 16 i contagiati con un aumento di ben 4 unità in un solo giorno.

A Marzi i casi positivi passano a due.

A Cosenza i contagiati sono 9, con 5 persone in isolamento domiciliare e 4 ricoverati all’Annunziata. Corigliano Rossano conta invece 19 contagiati e 257 persone poste in quarantena. La diffusione del Covid-19 sembra essersi fermata a Rende, con due soli casi in atto e a Santo Stefano di Rogliano, paese “zona rossa”, dove i positivi al virus sono solo 5 e ristretti ad un unico gruppo familiare. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono tre e versano in condizioni gravi ma stazionarie. Quattro i presidi sanitari che si occupano di Covid-19: l’Annunziata di Cosenza, il Santa Barbara di Rogliano e gli ospedali di Cetraro e Castrovillari.

Il Catanzarese

Catanzaro conta un alto numero di infettati. I dati parlano chiaro: 15 ricoverati in reparto; 12 in rianimazione; 101 in isolamento domiciliare;

A Lamezia Terme i contagiati salgono a 9 con due ricoverati in terapia intensiva.Riamangono due i contagiati sia a Gizzeria che a Carlopoli.

Il Crotonese

Casi in aumento nell’area pitagorica da 78 sono saliti ad 88: 10 in più in un solo giorno. Cutro con 11 positivi rimane il cuore dell’infezione. 53 le persone al momento in isolamento domiciliare in tutta la provincia.

Il Vibonese

Nuovi casi a Serra San Bruno (1) e Vibo Valentia (1 – in totale sono 16), confermati due “positivi” a Parghelia e un solo infettato per paese a Nicotera, Ricadi, Fabrizia, Maierato.

Il Reggino

Aumento di contagi a Reggio Calabria con 25 in reparto; 6 in rianimazione; 95 in isolamento domiciliare e due nuovi decessi. Primo caso a Gioia Tauro e Bovalino, mentre rimangono due gli infettati a Taurianova e Rosarno e uno ciascuno a Rizziconi, Cittanova, Caulonia e Locri.

I politici contagiati

Un altro sindaco è finito tra le grinfie del virus: si tratta di Pino Vigliatore, primo cittadino di Carpanzano. Si unisce al plotone di rappresentanti istituzionali finiti sotto cura: dai sindaci di Montebello Jonico e Rogliano passando per un consigliere comunale di Corigliano Rossano e l’intera giunta municipale sempre di Rogliano.

La mappatura del contagio

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro: 15 in reparto; 12 in rianimazione; 101 in isolamento domiciliare;

Cosenza: 41 in reparto; 3 in rianimazione; 74 in isolamento domiciliare; 8 deceduti;

Reggio Calabria: 25 in reparto; 6 in rianimazione; 95 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 7 deceduti;

Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 21 in isolamento domiciliare; 1 deceduto;

Crotone: 19 in reparto; 0 in rianimazione; 53 in isolamento domiciliare; 2 deceduti.

I numeri dell’isolamento

Le persone in quarantena volontaria sono 7505, così distribuiti: Cosenza: 1787, Crotone: 825 Catanzaro: 874, Vibo Valentia: 593, Reggio Calabria: 3426. Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 11.958.

I controlli a tappeto

Saranno sottoposti a tampone per la ricerca di Covid-19/Sars-Cov-2 tutti gli operatori sanitari delle strutture pubbliche e delle strutture residenziali, come ad esempio le Rsa, le Rsm, le case protette e le case di riposo, private e accreditate, soggetti ad esposizione. Lo ha stabilito con ordinanza il presidente della giunta regionale Jole Santelli. Era ora!

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.

Arcangelo Badolati

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