Aggiornamento Coronavirus: in Calabria ieri un solo caso

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Covid-19 Aggiornamento sabato 9 Maggio

“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni”

(Sir Winston Churchill)

I dati di oggi ci fanno propendere per un moderato ottimismo. Rispetto a ieri abbiamo un contagiato in più (è di Reggio Calabria), 417 sono i guariti e registriamo anche l’ennesimo decesso, il trentesimo, nell’Alta Calabria. Si tratta di un anziano di 85 anni di San Pietro in Guarano. Alla fine di aprile era risultato positivo al primo tampone,mentre il secondo aveva poi dato esito negativo. In attesa del terzo test è morto per arresto cardiaco. I familiari l’hanno portato in ospedale dopo un malore accusato in casa dove si trovava in isolamento ma all’arrivo in nosocomio, a Cosenza, aveva già smesso di respirare. E sempre nella Calabria settentrionale i cosiddetti “casi pediatrici” che coinvolgono cioè minori sono complessivamente 24. Si tratta di giovanissimi contagiati posti in isolamento domiciliare e così distribuiti: Torano (6) Coerigliano Rossano (2), Oriolo (3), San Lucido (1), Bisignano (2), Fagnano Castello (2), Marzi (2), Rogliano, Bocchigliero, Dipignano, Luzzi, San Marco Argentano, Villapiana (1 ciascuno). Nel Cosentino i casi positivi sono complessivamente 289.

C’è molta attesa, intanto, per l’esito dei 1700 tamponi eseguiti sui calabresi rientrati in questi giorni che sono in via di “processazione” a Napoli. Ma quanto ci vorrà per conoscere i risultati degli esami virologici? Mah…

La mappa dei contagiati

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 1.126 (+1 rispetto a ieri)

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

  • Catanzaro: 41 in reparto; 60 in isolamento domiciliare; 83 guariti; 33 deceduti.
  • Cosenza: 13 in reparto; 276 in isolamento domiciliare; 141 guariti; 30 deceduti.
  • Reggio Calabria: 12 in reparto; 2 in rianimazione; 130 in isolamento domiciliare; 101 guariti; 16 deceduti.
  • Crotone: 7 in reparto; 28 in isolamento domiciliare; 72 guariti; 6 deceduti.

Vibo Valentia: 50 in isolamento domiciliare; 20 guariti; 5 deceduti.

L’isolamento volontario

Le persone in quarantena volontaria sono 7.158 così distribuite:

Cosenza: 1.353 –

Crotone: 1.449 –

Catanzaro: 2.199 –

Vibo Valentia: 446 –

Reggio Calabria: 1.711.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione per comunicare il rientro alla residenza di origine sono 476 in più rispetto a ieri; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono 183, per un totale di 659.

ATTENZIONE. Il virus non ha perso carica virale e gli asintomatici sono infettivi: parla Cristina Giraldi, segretario nazionale dell’Associazione dei microbiologi clinici italiani.

Cristina Giraldi è il segretario nazionale dell’Associazione dei microbiologi clinici italiani. Nel suo campo è unanimemente riconosciuta come un’autorità scientifica. Partita la “Fase 2” le abbiamo posto alcune domande per capire cosa stia cambiando nel modo di manifestarsi del Covid-19 e nelle strategie di contrasto all’epidemia.

Partiamo dai test sierologici: quanto è importante eseguirli in Calabria?

Nelle regioni italiane dove vi è stata la più alta incidenza di Covid è partita una indagine sierologica con due finalità, la prima è epidemiologica per verificare il movimento del virus, dove è stato e le persone che ne sono venute a contatto, l’altra è diagnostica per individuare se una persona è infetta ed ha sviluppato anticorpi specifici contro il virus. L’obiettivo è di studiare la diffusione dei contagi nella popolazione per capire le soluzioni da adottare nel dopo emergenza e rilevare la soglia di immunità. Non tutti ovviamente saranno sottoposti a questa indagine, ma solo il personale sanitario, delle RSA e di pubblica assistenza. Penso che anche in Calabria questo tipo di valutazione, indirizzata a queste categorie, possa essere utile.

Perché si sta registrando una percentuale così alta di asintomatici?

Sicuramente perché si eseguono più tamponi o test immunologici in grado di individuare anche le persone asintomatiche. Attualmente il test più affidabile per individuare i soggetti infetti è sicuramente il tampone, ed, a tale riguardo, vorrei sottolineare che è inattuabile, come al contrario molti sostengono, la possibilità di estendere tale diagnostica a tutta la popolazione per due ragioni. La prima è legata alle difficoltà di approvvigionamento di questi test molecolari, considerati di terzo livello diagnostico per la loro complessità, l’altra è legata alla difficoltà di reperire personale con un’expertise idonea ad eseguirli in un ambiente protetto ed a interpretarli.

Ma sono infettivi gli asintomatici?

Al contrario di quanto all’inizio dell’epidemia si pensava, oggi si può certamente affermare che anche gli asintomatici sono infettivi ed a tutte le età.

Dobbiamo ancora avere paura del virus in vista dell’estate?

Questo è un virus sicuramente da temere anche se forse in estate ci darà una parziale tregua, per ripresentarsi poi in autunno. Sposo pertanto l’ottimismo di Guido Silvestri (professore ordinario all’Emory University di Atlanta) che ha indicato le ragioni di un possibile calo delle infezioni in estate tra cui quella più importante legata alla difficoltà del virus a diffondersi perché le “goccioline” che lo veicolano evaporano più rapidamente perdendo la sua capacità infettante. Inoltre, in estate, le persone con il caldo mantengono più facilmente la distanza sociale passando più tempo all’aperto e meno in spazi chiusi ed affollati.

Si è ridotta la virulenza del virus?

Negli ultimi giorni diversi esperti hanno fatto dichiarazioni in questa direzione alla luce soprattutto della diminuzione dei ricoveri anche laddove vi era un numero sostenuto di contagi. Sono delle supposizione che, se non avvalorate da conferme certe, possono essere molto pericolose, soprattutto se recepite dalla popolazione, che in attesa, del vaccino, deve continuare rigorosamente a mantenere la distanza sociale, utilizzare le mascherine ed igienizzare le mani. SARS CoV2 non si è modificato e rimane un virus ad alta contagiosità ed a elevata patogenicità. È cambiato sicuramente l’approccio comportamentale e terapeutico dei medici sul territorio. Oggi vi è la possibilità di valutare in brevissimo tempo la catena dei contagi, di monitorarli con l’obbligo di quarantena, fino alla perdita della loro infettività o di intervenire prontamente laddove inizia la malattia con adeguate terapie domiciliari.

Il giorno più lungo per Jole Santelli. Oggi l’udienza al Tar: Governo contro Regione

Il capoluogo di regione oggi sarà al centro delle attenzioni politiche nazionali. C’è molta attesa per l’udienza collegiale del Tar che questa mattina esaminerà il ricorso del Governo contro l’ordinanza 37 dello scorso 29 aprile della presidente della Regione, Jole Santelli, nella parte in cui consente l’apertura ai tavoli esterni di bar, pizzerie e ristoranti. Lo scontro è giuridico ma ha anche una valenza politica considerato che la Calabria è guidata dal centrodestra ed è stata la prima regione a sconfessare apertamente la road map per la fase 2 tracciata da Palazzo Chigi.

Il “passaporto” per gli innamorati

“Spero che magari ci sarà un ponte sullo Stretto e lo chiameremo ponte degli innamorati.” Così Jole Santelli, presidente della Regione, in merito alla proposta del sindaco di Messina, Cateno De Luca, di dare la possibilità agli innamorati di attraversare lo Stretto mediante un “passaporto degli innamorati.” “Purtroppo – ha detto Santelli rispondendo al primo cittadino messinese – devo dare torto al sindaco De Luca: non basta una mia ordinanza. Il problema sta nel Dpcm del governo che impedisce spostamenti interregionali. Chiederlo al presidente Conte? Ma sì, possiamo farla una richiesta, anche con la firma di Musumeci e De Luca.” “Mi sono stufata – ha continuato – dell’autocertificazione. Fra i congiunti potrebbero esserci anche gli innamorati. Evitiamo ordinanze e interpretiamo estensivamente la norma.”

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio. E… grazie.

Arcangelo Badolati

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