Realtà e distillazione del vetro nella produzione di Silvio Vigliaturo
L’opera di Silvio Vigliaturo, geniale artista acrese del vetro, sfugge ad ogni tentativo di codificazione. Vigliaturo: è pittore o scultore, figurazionista o surreale, riproduce o allegorizza? Le classificazioni – si sa – vengono fatte per semplice comodità di studio), ma hanno il limite di cogliere solo un aspetto, seppure prevalente, di una vasta gamma di realizzazioni, nelle quali l’Artista dà fondo alla propria potente e variegata creatività.. Direi che l’opera di Vigliaturo tende piuttosto ad un’originale metabolizzazione della realtà sensibile attraverso dei processi psichici volti a cogliere la sostanza, spogliando il reale della sua intrinseca caducità, per rappresentarlo in una dimensione quintessenziale, attraverso un figurativismo che fa leva su una plasticità pittorica, intesa come felice sintesi di scultura e pittura. Tutto ciò è consentito dalla materia che l’Artista plasma, cioè il vetro, che porta dentro di sé la suggestiva potenzialità simbolica del colore e quella iconica della forma, nel rispetto dell’intento artistico del poeta L’intenso cromatismo, che signoreggia nell’opera di Vigliaturo, si richiama alle fantasmagorie della coscienza, per raggiungere il territorio dell’astrazione. L’operazione compiuta da Silvio Vigliaturo ha in sé il germe dell’idea surrealista. L’opera di Silvio Vigliaturo è anche intrisa di umorismo e d’ironia, che si trasformano in sarcasmo nella critica ideologica. L’arte di Vigliaturo non disdegna la rappresentazione del mito e lo fa con coinvolgimento e intensità. L’occhio: ecco una delle chiavi di volta dell’opera di Vigliaturo. L’occhio può essere insieme speculum animae, potente rivelatore del nostro più intimo sentire, ma anche mezzo d’intesa complice, finestra sul mondo, strumento d’interlocuzione tra autore e fruitore. Scoprire, poi, che un altro Autore Acrese, il poeta Francesco Curto, sceglie un’opera di Vigliaturo (Amanti) per la copertina del suo Io l’ho fermato il tempo (Poesie d’amore), e ancora con l’opera La famiglia in Gravidanze del cuore induce a riconoscere come – quando c’è un grande animo – si possa far poesia in modi diversi, ma tutti a livelli di notevole dignità. Peraltro, Amanti costituisce quasi un unicum nella produzione vigliaturiana. Dietro le simbologie, le splendide allegorie, le luminose epifanie dei personaggi di Silvio Vigliaturo, s’intravede – condita di umorismo – una buona fetta della nostra vita. In fondo, tra vero e vetro, la differenza sta tutta in una t.
Sandro Allegrini
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