Operazione “Basso profilo” contro le cosche di ‘ndrangheta del Crotonese: arrestato l’assessore regionale Talarico. Intanto Cesa si dimette da segretario dell’Udc

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C’è anche l’assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico tra i 48 arrestati dell’operazione “Basso profilo” ’condotta da personale della Dia, congiuntamente con Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza contro i clan di ‘ndrangheta di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come Bonaventura, Aracri, Arena e Grande Aracri.

A Talarico, che è anche segretario regionale dell’Udc, sono stati concessi i domiciliari. Nella stessa operazione è indagato anche il segretario nazionale del suo partito, Lorenzo Cesa, il quale, a seguito di una perquisizione domiciliare ha annunciato le sue dimissioni: “Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017 – ha detto Cesa – mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato”.

Tra gli arrestati, secondo quanto si è appreso, vi sono molto molti colletti bianchi di Catanzaro e provincia. Disposta anche l’esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali. Nel corso delle indagini è stata accertata la movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro.

«Sono decine e decine gli ordini d’arresto e quasi 100 milioni di euro di beni sequestrati – ha commentato la notizia Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia – un plauso sincero a questo immane sforzo investigativo che la Commissione Antimafia ha potuto seguire grazie al lavoro del suo ufficiale di collegamento DIA colonello Luigi Grasso. Ancora una volta l’azione concreta contro le mafie riporta la ricchezza nelle mani dei cittadini. Nel corso delle recenti operazioni antimafia in Italia, e parlo di poche settimane – ha rivelato ancora Morra – centinaia di milioni di euro sono tornati nelle casse dello Stato. Questo è anche un reale recovery fund che deve essere sempre attivo. Questi arresti dimostrano che lo Stato non solo è presente ma è anche più forte e tenace».

Fonte: Il Quotidiano del Sud

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