Maturità

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Più di mezzo milione di studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori hanno iniziato la maturità 2022. Dopo le versioni light si ritorna alle due prove scritte più l’orale. Il compito d’italiano il 22 giugno, il 23 la seconda prova che cambia in base all’indirizzo della scuola. La settimana dopo partono i colloqui. La prima prova consiste nella redazione di un elaborato. La/il candidata/o ha scelto tra sette tracce in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Tre le tipologie di tracce sono proposte: a) analisi e interpretazione del testo letterario, b) analisi e produzione di un testo argomentativo, 3) riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. La seconda prova scritta, che cambia in base all’indirizzo della scuola, ha come oggetto una disciplina tra quelle che caratterizzano il percorso di studi, si svolge in forma scritta o grafica o pratica, compositivo/esecutiva per i licei musicali. La prova è a livello di istituto, un modo per tenere conto dei disagi provocati dall’emergenza sanitaria e del programma effettivamente svolto dagli studenti. Dopo le due prove scritte, l’esame prevede il colloquio orale per finire entro le prime due settimane di luglio. La prima prova scritta vale fino a 15 punti, la seconda fino a 10, il colloquio al massimo 25. In totale sono 50 punti, mentre i restanti 50 sono assegnati sulla base del percorso scolastico dell’intero triennio. La valutazione finale è in centesimi. Si può ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione.

I coetanei del resto d’Europa stanno affrontando altri esami. Diversi, a volte più semplici, a volte più complessi. In Francia il diploma di scuola superiore si chiama Bac, da Baccalauréat, permette di iscriversi a quasi tutte le università. Per accedere a quelle più prestigiose serve però un ulteriore concorso, spesso preceduto da un anno di preparazione. Nel Regno Unito l’esame che segna la fine delle scuole superiori e permette l’accesso alle università si chiama A-Level. Non è un esame organizzato direttamente dalle scuole ma bisogna rivolgersi a enti specializzati e si deve ottenere un A-Level per ogni materia. In Germania esistono tre diplomi associati alla maturità. Il primo, il pià importante, è quello che si può conseguire alla fine del Gymansium, paragonabile ai nostri licei, si chiama Abitur. Per prenderlo non serve un esame, ma viene conferito dalle commissioni interne in base ai risultati degli ultimi due anni di scuola. Chi ottiene i risultati migliori può permettersi l’iscrizione alle Università più prestigiose. Quello spagnolo è simile a quello francese, si chiama Bachillerato.  Per chi sogna già un futuro senza confini, esiste anche il Baccalaureato Internazionale https://it.wikipedia.org/wiki/Baccellierato_internazionale. È possibile conseguirlo in circa 2.500 istituti sparsi in tutto il mondo ed è valido nelle università di 80 Paesi.

In tutti i paesi l’esame di maturità è un rito di iniziazione, un passaggio esistenziale dalla vita istituzionalizzata della scuola collettiva alle esperienze e scelte più individuali, che siano l’università o il lavoro.

Un commento veloce sulla prima prova scritta del 22 giugno. Tracce interessanti e significative, tutte vicine alla contemporaneità. L’oscillazione tra la campagna e la nascente società industriale nella poesia di Pascoli, La via ferrata. Il verismo di Verga con la novella Nedda, la vita di una fanciulla con una vita troppo adulta e dolorosa, come tante oggi nel mondo. Un commento al magnifico libro di Liliana Segre La sola colpa di essere nati, che consentiva di andare in tutte le direzioni della discriminazione razziale, religiosa, di genere, di nazionalità. Un commento sul tema della musica a partire dal testo di Oliver Sacks, Musicofilia, un tema rilevante se consideriamo quanto è importante la musica nella formazione dell’identità dei giovani! Un commento a partire dal bellissimo discorso pronunciato l’8 ottobre 2021 da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021 sul destino del pianeta e sul cambiamento climatico. E infine un commento a partire dal libro di Luigi Ferrajoli, Perché una Costituzione per la terra del 2021 che ha dato la possibilità di riflettere su come l’evento globale della pandemia ci ha resi più consapevoli dei livelli di interconnessione che viviamo come abitanti di questo piccolo pianeta che chiamiamo Terra. Belle tracce, vicine ai sentimenti delle giovani e dei giovani maturandi!

Una generazione di mezzo milione di persone ha avuto la possibilità di riflettere su sfide culturali e sociali che sono importanti per tutti.

Assunta Viteritti

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