Addio a Francesco Borri, aretino dal cuore troppo grande
Scrivere della dipartita di un amico è sempre difficile, lo è ancora di più per una persona come Francesco Borri, fraterno amico e persona perbene. Francesco era orgogliosamente toscano ma si era talmente integrato nella nostra comunità da essere da tutti considerato uno di noi. Si dice che gli acresi siano amanti dei forestieri e questa affermazione è parzialmente vera, diventa totalmente vera nel caso di Francesco che, con le sue qualità umane, si era fatto amare da tutti. La nostra conoscenza risale a poco meno di 20 anni fa, quando ci capitò di occuparci di una sua problematica.
Da allora, Il rapporto mutò e, da prettamente professionale, divenne un rapporto di schietta, sincera amicizia. Francesco aveva un cuore troppo grande e una sconfinata fiducia nel genere umano e , pur avendo, da questo punto di vista, come capita a tutti noi, avuto qualche scottatura, non aveva smesso di credere nell’uomo. Stimato da tutti per il suo carattere gioviale, il suo approccio sempre positivo nei confronti di chiunque, la vena umoristica toscana che contribuiva a renderlo simpatico a chiunque, la sua dipartita ha ammutolito tutti, noi compresi che, sgomenti e increduli, affidiamo a queste poche righe il nostro affetto e il nostro dolore. L’insieme delle sue qualità aveva permesso a Francesco di essere benvoluto e considerato come uno di noi. Amava tantissimo la sua terra e frequentemente amava ritornarci. Ad Acri era legato dal profondo amore che aveva nei confronti della moglie, Tina, persona, come lui, buona e amica carissima.
Era riuscito a stabilire un legame empatico con chiunque avesse avuto la fortuna di conoscerlo. Ed è per questo che la città ha voluto tributargli tutto il suo affetto con una presenza silenziosa ed attonita. Un cuore immenso, grandissimo, troppo grande perché le sue esili e fragili coronarie potessero mantenerlo a lungo, alla fine ha ceduto, costringendoci, oggi, a piangere una presenza che mancherà e mancherà tanto. Le tue spoglie mortali riposeranno, per tuo espresso desiderio, nella terra che ti ha dato i natali. Acri ti serberà sempre un posto speciale nel suo cuore per ciò che hai lasciato. Addio Francesco, mentre avremmo voluto che non avvenisse mai. La terra ti sia lieve. RIP .
Massimo Conocchia
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