Lettere “raccomandatorie” e di ringraziamento del 1563

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Nel 1563 viene dato alle stampe un “formolario” di lettere, ossia una serie di esempi sul come stilare lettere. Gli argomenti d’occasione sono diversi.

La cosa che meraviglia è che, fra gli esempi, vi sono lettere di persone di Bisignano, Montalto, Cosenza ecc. che le ricevevano o le scrivevano.

Ecco una lettera “raccomandatoria”, come la definisce l’autore del formulario, che la dice “essempio … breve” e introduce così (riportiamo pedissequamente): “Il Mag(nifico) S. Giacomo Antonio di Paola Raccomanda il Mag. S. Gio: Andrea Barbaleo Dottor di Legge, al S(ig.) Francesco delli Luzzi (ndr ossia della famiglia Luzzi), accioché favorisca appo l’Eccellenza dell’Illustriss. Principe per l’ufficio di Giudice nella Città di Bisignano”.

Questa la lettera:

Molto Mag. S. osservando.

Havend’io più volte isperimentato V. S. e a pieno conosciuto la di quelle maniere, et rare amorevolezze, ch’ella è nella quale posso liberamente confidare.

Non accaderà far parole in questa Raccomandatione del Mag. S. Gio: Andrea Barbaleo di Mont’alto, circa ‘l favor, che gli bisogna appo l’Eccellenza dell’Illustriss. Principe; per fargli havere l’ufficio di Giudice nella Città di Bisignano, come egli desidera. Perché l’ho già, per altre mie fatto intendere; che per l’integrità delle Virtù sue, l’amo quanto me stesso.

Et pertanto se ‘l favorirà in questa cosa sua, di modo, ch’egli possa sentir beneficio della mia Raccomandatione.

Havera, senz’altro, et me, et lui, sommamente obligatissimi in perpetuo.

Di Napoli ecc.”.

La lettera, ai tempi nostri, non ha valore di modello, ma ci dà notizie sull’appartenente alla famiglia Luzzi di Bisignano, della quale faceva parte Francesco. Questi doveva rivestire un incarico di prestigio presso il Principe di Bisignano.

Non sappiamo se la raccomandazione andò in porto. Sappiamo che anche allora si “intrallazzava”.

Chi può e vuole ricerchi.

Un’altra lettera di ringraziamento è quella che “Il Mag. M. Hercole Chananea della Metropoli Città di Cosenza Risponde ad una Ringratiatoria fatta dal Mag. M. Pietro Antonio di Vicenzo, Spitiale nella Città di Mont’alto, et figlio di M. Desiderio di Vicenzo”:

Mag. M. Pietro Antonio Honorando.

Martedì che furono li 14 del presente mese, per M. Vicenzo Caraffa di Mont’alto. Ho ricevuto le Gratissime Lettere della S. V. et compreso, con quanto diligente studio v’ingegnate, per voler Ringratiarmi; ma io il quale v’ho sempre amato, et desiderati similmente farvi qual sivoglia possibil piacere, vi dico, che non fa di mestiere Ringratiarmi tanto di quelli pochi Danari, che v’ho prestato: Perche in un milion d’anni, non m’arebbono mai dato tanta commodità, et sodisfattione, quanto è stato il terzo della contentezza, ch’io ho havuto di vedere, che le cose mie possono qualche volta servire a i disegni, et affari de’ miei cari Amici. Per la qual cosa vi dico disponete pure liberamente, quando v’occorre, così di me, come d’ogni altra cosa, ch’io posseggo, che mi troverete sempre a ogni piacere vostro, pronto. Con la presente saluto il S. vostro cugnato dell’Alcmena. Il Mag. S. Gio. Bernardino Rosso, il Mag. S. Girolamo Grillo da Salerno Medico Fisico, et tutti altri nostri Amici”.

Meraviglia come quelle riportate e altre inviate o ricevute da abitanti della provincia di Cosenza possano essere da modello a quanti vivevano nel resto d’Italia.

Giuseppe Abbruzzo

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