Filoxenia: Un Modello di Accoglienza Innovativo ad Acri”

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L’accoglienza e l’integrazione dei migranti rappresentano una sfida e un’opportunità per le comunità locali. Ad Acri, il progetto FILOXENIA – termine greco che indica l’ospitalità e l’accoglienza verso gli stranieri- , finanziato dall’ANCI – su fondi 8 per mille annualità 2017, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si propone di rispondere a questa sfida in modo innovativo, supportando i giovani minori stranieri non accompagnati nel loro percorso verso l’autonomia.

Il progetto, che prevede le misure A e B, “Interventi straordinari di accoglienza integrata, misure innovative di inserimento abitativo e rafforzamento delle procedure di presa in carico delle crescenti vulnerabilità in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale” è rivolto ai giovani minori stranieri non accompagnati in uscita dal circuito SAI (ex SPRAR) per sostenerli nell’inclusione socio-lavorativa e abitativa, anche grazie al supporto delle famiglie del territorio, una volta concluso il percorso di accoglienza.

Si tratta, quindi, di un progetto particolarmente innovativo, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che ha lo scopo di rafforzare i processi di integrazione dei neomaggiorenni stranieri presenti sul territorio, senza supporto genitoriale e familiare, e che vuole accompagnare i ragazzi usciti, o in uscita dal circuito dell’accoglienza per minori stranieri non accompagnati, in un percorso di rafforzamento della crescita personale e professionale, attraverso azioni di civic engagement che mettano in rete il welfare locale con gli attori economici e istituzionali. L’obiettivo è contribuire, nel medio e lungo periodo, alla definizione di una progettualità di sistema che consideri la componente straniera della popolazione come una risorsa per lo sviluppo sociale e produttivo del territorio.

Una visione, quella dell’Amministrazione Comunale, orientata ai fabbisogni del target group e a quelli territoriali, con un approccio generativo di benessere e relazioni, sostenendo la sfida per un cambiamento culturale e di metodo rispetto ai fenomeni di disagio, esclusione sociale e isolamento territoriale; nello specifico, si punta su processi di cambiamento nella comunità ospitante e negli stessi destinatari, per considerare i “nuovi cittadini” come soggetti attivi e partecipi all’interno della comunità , nonché protagonisti di relazioni e scambi che generano crescita e possibilità di arricchimento individuale e collettivo.

L’assessore ai Servizi Sociali, Avv. Maiorano “questo progetto consolida le pratiche dell’accoglienza nella comunità di Acri, fin dal 2008, infatti, il Comune di Acri è impegnato nell’accoglienza di migranti, ed attualmente ospita sia un centro SAI per Minori Stranieri non Accompagnati, con una capienza di 12 posti, che un centro SAI per ordinari, con 21 posti. Dal 2008 in poi, decine di ragazzi stranieri e di famiglie hanno trovato rifugio nella nostra comunità, dove sono stati accolti, orientati e accompagnati nel difficile cammino della conquista della loro autonomia e del loro inserimento socio economico. Alcune di queste persone risiedono ancora nel nostro comune, altre si sono spostati nelle città del centro nord o addirittura all’estero”.

Le attività di questo innovativo progetto finanziato dall’ANCI, quindi, sono indirizzate ai giovani in uscita dal circuito SAI per minori stranieri non accompagnati, per sostenerli nel superamento delle eventuali difficoltà legate all’inclusione socio-lavorativa ed abitativa una volta concluso il percorso di accoglienza, con la possibilità di realizzare tirocini extracurriculari e di erogare contributi alloggio ai soggetti più in difficoltà.

Mentre sarà possibile, e opportuno, un loro inserimento in famiglia ai fini del rafforzamento del loro processo di inclusione nella comunità locale. L’accoglienza in famiglia, per le persone migranti, è un passo importante nel percorso verso l’autonomia, perché le aiuta a sentirsi parte di una comunità e ad investire in un progetto di vita a lungo termine. Dall’incontro tra due mondi spesso lontani nasce sempre un arricchimento, sia dal punto di vista umano che culturale.

I servizi proposti saranno di supporto, completamento e rafforzamento dei processi di inclusione già previsti e avviati nell’ambito dei progetti SAI del Comune di Acri e dell’interna provincia di Cosenza.

E’ stato già attivato uno sportello di consulenza, di orientamento e ascolto, aperto 2 giorni a settimana, presso i locali l’ex scuola  di Monachelle, nel centro storico di Acri, sono a disposizione i seguenti servizi:

  • orientamento legale
  • orientamento all’accesso ai servizi sul territorio
  • orientamento sanitario
  • informative sul lavoro e l’abitare
  • sportello di ascolto;
  • sportello per famiglie affidatarie.

Allo sportello si affiancheranno un laboratorio di cittadinanza attiva ed un laboratorio di economia domestica e di gestione degli spazi comuni e delle utenze.

“Con questo progetto, ammesso con altri dodici Comuni quali Palermo, Messina, Napoli, Bologna, Padova, ecc.,  – conclude l’assessore -, “Acri si conferma all’avanguardia nella nostra provincia e nella regione, nelle politiche positive di contrasto all’esclusione sociale e alla emarginazione”.

Settore Servizi Sociali del Comune di Acri

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