Teatro, digitale e partecipazione, ad Acri oltre 400 studenti coinvolti nel progetto “Oltre lo Schermo”

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Due giornate di spettacoli, confronto e riflessione hanno chiuso il progetto “Oltre lo Schermo”, che ha visto protagonisti oltre 400 studenti e studentesse degli istituti IPSIA-ITI e IC-Acri Beato Francesco Maria Greco di Acri, impegnati per mesi in un percorso formativo tra educazione digitale e teatro.

Un’iniziativa nata per affrontare i temi dell’identità digitale, del cyberbullismo e della comunicazione online in modo diretto e creativo, costruita grazie al lavoro congiunto di scuole, associazioni e istituzioni locali.

Promosso dall’associazione Liberamente e realizzato con il contributo di NAIF, Al3vie, il Comune di Acri, la Piccola Compagnia del Teatro APS e il sostegno dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (M5C3I3 – annualità 2023), Oltre lo Schermo ha messo al centro il punto di vista dei ragazzi, offrendo spazi di ascolto, confronto e sperimentazione attiva.

La mattinata del 4 giugno ha visto intervenire il Sindaco di Acri Pino Capalbo, l’assessore all’istruzione Anna Cecilia Miele e il presidente di Liberamente Sergio Esposito, testimoniando il valore educativo e sociale del progetto e valorizzando l’importanza della rete fra istituzioni, associazioni, scuole e famiglie, quale modello virtuoso per la costruzione di progetti concreti, condivisi e duraturi nel tempo.

Le attività sono proseguite con il racconto del percorso svolto nei mesi precedenti e la rappresentazione dello spettacolo “Public Baby”, a cura della compagnia teatrale NAIF.  A seguire, un momento di dibattito ha permesso ai partecipanti di condividere riflessioni ed esperienze. Lo spettacolo è stato replicato anche questa mattina, giovedì 5 giugno in una matinée dedicata alle classi coinvolte nel progetto.

Lo spettacolo: Public Baby

Public Baby è un monologo teatrale in cui videomapping e proiezioni immersive trasformano il palcoscenico in uno schermo vivo e cangiante, affacciato sul profilo social di una giovane influencer.

Lo spettacolo, costruito anche in base alle testimonianze raccolte durante il progetto, è strutturato come un’esperienza interattiva: il pubblico ha a disposizione una chat in tempo reale per commentare i contenuti proiettati sul palco dalla protagonista. I messaggi inviati vengono visualizzati in diretta, mettendo in luce il contrasto tra la risposta istintiva e quella filtrata e pubblicata online.
 I partecipanti possono così osservare le reazioni emotive immediate della protagonista agli insulti, agli apprezzamenti e ai giudizi, offrendo un’occasione potente di confronto diretto con le dinamiche dell’hate speech digitale.

Un’esperienza coinvolgente e scomoda, pensata per mettere in discussione il ruolo di chi guarda, commenta, partecipa – e per offrire agli adolescenti strumenti concreti di lettura e consapevolezza.

“Oltre lo Schermo” ha rappresentato un’esperienza trasformativa per i partecipanti: attraverso il teatro, i giovani hanno potuto esplorare dinamiche relazionali e conflitti legati alla vita online, allenando l’empatia, la capacità critica e l’espressione di sé. Un progetto che ha però evidenziato anche il potenziale positivo della comunicazione digitale, quando usata con consapevolezza, empatia e creatività, offrendo strumenti concreti per abitare il web con maggiore autenticità e responsabilità. 

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