Ho fatto un sogno

Bata - Via Roma - Acri

Sono venuti a trovarmi degli amici da Roma, era tanto che desideravano venire in Calabria e visitare Acri, la regione ed il paese di cui spesso gli parlavo.

Prima di accompagnarli in Sila ed a Sibari pensai bene di fargli vedere il meglio di Acri, dopo la basilica di Sant’Angelo e palazzo Sanseverino decisi di far vedere loro il panorama dalla Torre civica del rione Castello.
Saliti lungo la comoda e bella scalinata in pietra del Mucone, ci affacciammo sul belvedere anch’esso lastricato in ciotoli provenienti dal sottostante fiume e cintato da una elegante balaustra in pietra e ferro battuto, sempre rigorosamente locali. Davanti alla torre trovammo una tabella illustrativa, contenente la storia della torre e dell’orologio in essa contenuto, nonché le informazioni necessarie a prenotare la visita dello stesso.
Ci affacciammo quindi sulla valle del Muconegodendo del superbo panorama, gli ospiti furono attirati dalla tabella, ricca di foto e realizzata a cura di Enel Produzione, che illustrava la storia e le opere del lago Cecita e delle centrali idroelettriche del Mucone; per ammirare poi una ulteriore tabella che, schematicamente, ma in maniera esaustiva, indicava tutte le cime, della Sila, della catena costiera, del Pollino, nonchè i tre colli riportati nello stemma del comune di Acri, visibili dal nostro punto di osservazione.
Incuriositi da queste informazioni vollero utilizzare il vicino cannocchiale a gettone per poter vedere più da vicino le montagne, il pozzo piezometrico della centrale Mucone primo salto e l’intera valle del Mucone.
Soddisfatti dalla bella ed esaustiva visita al belvedere di Acri decidemmo di concludere con unbuon caffè in centro.
Fu in quel momento che mi svegliai, era stato solo un sogno. 

  Flavio Sposato

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