Il mare di tutti
Guardando alla stampa delle ultime settimane si legge che sono ancora molti, troppi, i problemi per giovani con disabilità che, dopo la fine della scuola, decidono di fare le vacanze in autonomia. Le spiagge sono in gran parte ancora inaccessibili, questo nonostante esistano norme recenti che indicano come rendere i lidi fruibili a tutti.
Da indagini recenti sembra però chesolo circa il 10 % dei lidi italiani sono veramente accessibili. Molte strutture mancano di passerelle praticabili o di ausili per entrare in acqua o servizi igienici adeguati. Le architetture ricettive poi sono del tutto carenti nel senso che sono molti gli alberghi, i villaggi e le attrazioni turistico-culturali che non prevedono rampe, bagni accessibili o percorsi idonei, costringendo i giovani visitatori a rinunciare a grandi parti dell’esperienza della vacanza.
Peraltro, i siti web delle aziende turistiche sono spesso non fruibili per persone con disabilità, molti i portali di prenotazione che presentano problemi di visibilità che risultano poco navigabili per persone con difficoltà, spesso con link ambigui o non aggiornati. Sono molte le difficoltà nella navigazione anche sui siti pubblici nel senso che molti portali turistici della Pubblica Amministrazione (es. di regioni o ministero) riportano diverse problematiche, come l’assenza di testi o presentano navigazione digitale non intuitiva, rendendo complicata anche solo la pianificazione autonoma di un viaggio.
Indagini recenti condotte su centinaia di persone giovani con disabilità indicano che più del 36 % ha incontrato problemi di navigazione, il 26 % ha avuto difficoltà con dimensioni o tipo di testo, mentre il 21 % segnala scarso contrasto cromatico che è una questione molto problematica per giovani con gravi problemi di vista. Solo il 32 % dei siti turistici italiani analizzati soddisfaalmeno in parte le linee guida internazionali ma la maggior parte manca di descrizioni e di immagini.
Sono poi pochi i mezzi di trasporto adattati per persone con disabilità, spesso non ci sono segnalazioni adeguate a trovare taxi attrezzati o bus accessibili, impedendo la visita a centri storici o aree turistiche in molte città italiane. Magari molte strutture mostrano accessibilità ma spessopoi queste informazioni non corrispondono alla realtà: gradini, bagni inaccessibili e assenza di ascensori sono frequenti. Genitori e famiglie si affidano spesso al passaparola per scegliere destinazioni con un minimo di supporto o comfort, rendendo peròla pianificazione ancora più complessa. Le famiglie con minori disabili descrivono le vacanze non come momenti di relax, ma come vere e proprie operazioni logistiche complesse e stressanti.
Serve una pianificazione anticipata mesi e mesi prima, spesso legata a fattori come ospedali nelle vicinanze, reperibilità di ausili, ecc. Quello che si segnala è poi il rischio di ghettizzazione quando solo alcune strutture vengono rese accessibili, anziché pensare a un’accessibilità universale e diffusa.
Dalla stampa si legge che sono stati segnalati casi di famiglie con giovani disabili respinte da villaggi turistici di fama internazionale che hanno dichiarato di non avere strutture attrezzate ad esempio per le carrozzine. Purtroppo, nel 2025 molte criticità permangono nella vacanza di giovani e famiglie con disabilità in Italia.
Come al solito non mancano le leggi o linee guida, ma l’implementazione pratica, l’adeguamento digitale e l’inclusività reale restano lenti e frammentati. Rilanciare politiche anche sul piano locale per una maggiore accessibilità strutturale, digitale, informativa e logistica è urgente per trasformare il diritto a una vacanza in una realtà per tutti.
Il titolo di questo pezzo riprende quello di una iniziativa, “Il mare di tutti” ideata da Maria De Giovanni (che ha partecipato all’iniziativa di Fidapa di Acri la sera del 21 agosto), un progetto che unisce mare, cura e speranza. Promossa da Sunrise Onlus e sostenuta da SMAISO (Sclerosi Multipla Associazione Italiana Sunrise Onlus), con il patrocinio della Provincia di Lecce è un progetto di fisioterapia in mare e talassoterapia rivolta a persone affette da sclerosi multipla e altre patologie neurodegenerative. Le vacanze dovrebbero essere un diritto. Di tutte e tutti.
Assunta Viteritti


















