Droga: a Roma il progetto “Scegli la strada giusta”, organizzato dal Dipartimento delle politiche antidroga
Ieri, nella sede della Asl Roma 1, è stato presentato il progetto ‘Scegli la strada giusta’, promosso
e organizzato dal Dipartimento delle Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, dalla questura di Roma,
dall’Asl Roma 1 e dall’Università Cattolica Policlinico Gemelli e con alcuni istituti scolastici della Capitale.
Giuseppe Pignataro, consulente del Dipartimento, ha spiegato che “progetti come ‘Scegli la strada giusta’ nascono per
coinvolgere più attori istituzionali, sociali e professionali in un tema un tema così complesso quale quello del contrasto all’uso di stupefacenti. Si tratta di portare avanti un vero e proprio ‘impegno di comunità’, non solo per contrastare una vera
e propria emergenza sociale, sanitaria ed economica ma anche per valorizzare la funzione degli adulti, delle famiglie, dei
genitori nella direzione giusta da indicare ai giovani”.
“E’ necessario – ha proseguito il consulente – quasi ribaltare il paradigma educativo, facendo capire agli adulti di
oggi tramite i ragazzi che la droga, ogni tipo di droga, non è la normalità, non è lo svago del momento per stare in compagnia, è un attentato alla salute individuale e della comunità.
Pochi parlano dell’emergenza dipendenze e quando se ne parla accade davanti alle tragedie singole, alle vittime, spesso giovani e
poco consapevoli. Questa mancanza di consapevolezza è dovuta anche a certe ideologie, che il governo Meloni, con il
sottosegretario Mantovano, sta cercando di superare e che per troppi anni hanno alimentato indifferenza e sottovalutazione del fenomeno”.
“Non basta – ha aggiunto Pignataro – fare la lotta ai cartelli della droga internazionali e alle associazioni criminali italiane, è necessario un approccio culturale che coinvolga l’intera società. È necessario coraggio politico e carità cristiana per non rimanere in silenzio di fronte al nulla
delle droghe e al fatto, questo si reale, che centinaia di migliaia di ragazzi restano vittime dell’assunzione di droghe,
con gravi conseguenze personali, familiari e sociali”
Fonte: Ansa



















