Impianto eolico Acri, la partita è ancora aperta

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TAR Lazio: respinto il ricorso sul decreto aree idonee. La Sila non è ancora salva, ma oggi abbiamo una certezza in più.
Con la sentenza n. 9390/2024, pubblicata il 13 maggio 2025, il TAR Lazio – Sezione Terza – si è espresso sul ricorso presentato dall’Associazione Nazionale Energia del Vento (ANEV) e da alcune società del settore eolico, tra cui Hergo Renewables S.p.A., promotrice del progetto per la realizzazione di 23 pale eoliche nei territori silani del comune di Acri.
Il ricorso mirava a ottenere l’annullamento del Decreto del Ministro dell’Ambiente del 21 giugno 2024, che fissa i principi e i criteri per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in attuazione del D.lgs. 199/2021. Secondo i promotori del ricorso, tale decreto avrebbe introdotto vincoli eccessivi e penalizzanti per lo sviluppo del settore eolico.
Il TAR ha però rigettato in parte il ricorso, aprendo nuovi scenari a tutela dei territori.
Come Associazione Sila greca, lo ribadiamo con forza: la battaglia per la tutela della Sila non è finita. Continueremo a vigilare, a informare i cittadini e a opporci con determinazione a ogni tentativo di deturpare un patrimonio naturalistico e culturale che appartiene a tutti.
Oggi, però, abbiamo una consapevolezza in più: il decreto che definisce le regole è stato ritenuto valido e applicabile.

Associazione Sila Greca

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