Tra Ecologia ed Economia: passaggi necessari verso nuove risorse per investimenti pubblici e privati tra Cultura e Agenda verde.

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HortusAcri prosegue il tour nelle Scuole e Licei di Acri, e nella società, incontrando docenti, studenti, imprenditori e operatori economici, promuovendo il ciclo “Caffè d’Impresa”,segnalando, inoltre, alla città e all’amministrazione, una serie di importanti occasioni di finanziamenti pubblici nazionali e comunitari.

Il 29  e 30 gennaio, e il primo febbraio alcune nuove iniziative hanno ripreso le attività del Collettivo HortusAcri: un Laboratorio sull’ecologia presso il Liceo Scientifico, il cui tema centrale era la plastica e i rifiuti, illustrando anche la nuova Agenda europea “The Green New Deal”, appena promossa dalla Commissaria Barbara Von der Layen, che prevede da ora al 2050 la riduzione dell’80% di emissioni inquinanti e una significativa dotazione finanziaria per attuare in tutta Europa questi obiettivi. IlLaboratorio didattico, accolto e sostenuto dalla dirigente del Liceo Scientifico e da alcuni docenti, si è svolto con le classi dal terzo al quinto, impegnate, oltre nell’illustrazione delle problematiche, inesiti molto originali, attraverso un workshop che ha avviato la produzione di oggetti in plastica riciclata da destinare ad altre funzioni, ed elaborando idee e proposte, da parte dei giovani sul futuro della natura, del paesaggio e della qualità di vita nei centri urbani come Acri. I risultati di questi e altri Laboratori scolastici, che proseguiranno nel corso di questi mesi, saranno raccolti a maggio in una occasione specifica e presentati alla città e agli amministratori.

Sabato 1 febbraio, presso la Gelateria Callipo, si è svolto inoltre il primo “Caffè d’Impresa”, una nuova iniziativa di HortusAcri, tesa ad un confronto con quanti ad Acri, in particolare, svolgono attività di impresa, commerciali, economiche in generale, alla presenza di una prima nutrita rappresentanza di diverse categorie. Sorseggiando un caffè si è infatti discusso delle ragioni della crisi, delle diverse potenzialità che Acri esprime, delle opportunità di rilancio di settori che hanno significative potenzialità, ma che stentano a trovare nuove idee, supporto e stimoli necessari per andare oltre la dimensione locale. Nel corso del confronto appassionante e ricco di intrecci tra storie personali e d’impresa, sono emerse criticità, quali la scarsa collaborazione tra pubblico e privato, la mancanza di coesione sociale e in generale di stimoli e incentivi che possano rilanciare attività commerciali e dare slancio a nuove iniziative, soprattutto di giovani imprese. Questo primo “Caffè d’Impresa” si è concluso con la redazione, in corso, di un primo documento di intenti, come piattaforma condivisa e da condividere tra gli operatori presenti e non, con obiettivi di rilancio e confronto permanenti.

Non si tratta dunque, di iniziative prive di relazione e coerenza, bensì il preparare i cittadini del futuro ad una nuova visione più moderna, e dotare le imprese di supporto per nuove opportunità, significa anche, stimolare le amministrazioni a fare di più e meglio. Infatti, sul fronte pubblico e delle attività che Acri potrebbe rilanciare, emergono e si segnalano la serie di nuovi provvedimenti nella finanziaria del governo, e i nuovi bandi della UE, che hanno come obiettivo Cultura, Arte, Musei, rigenerazione urbana e valorizzazione dei beni culturali.

In particolare, risulta che ammonterà a 400 milioni di euro per ciascun anno, il Fondo destinato ai Comuni, volto alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Una boccata di ossigeno, a livello locale, in un settore spesso non abbastanza considerato, cruciale in un paese ricco di beni architettonici, artistici e culturali dalle più grandi e famose città fino ai centri come Acri, e con nuove periferie ugualmente importanti, per la vita civile dei luoghi stessi. Infatti, con l’importo previsto di 150 milioni di euro per l’anno 2021 e di 250 milioni di euro per l’anno 2022, i Comuni potranno anche accedere a contributi speciali per la realizzazione di progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione del fenomeno della marginalizzazione sociale e del miglioramento del decoro urbano. Anche attraverso una nuova strategia ambientale-ecologica dettata dall’Europa e dai fondi che saranno disponibili, con tante nuove occasioni, tra pubblico e privato, se solo si vorrà approfittarne per dare respiro ad ambiti e tematiche importanti, dal recupero del nostro patrimonio culturale e ambientale, mettendolo in risalto e facendone il punto di orgoglio e onore delle comunità cui esso appartiene, rimettendo in moto imprese, il settore edilizio e altre attività collegate, incluso l’artigianato.

Basta solo sapere intercettare la finalità di questi decreti, con buoni progetti, per un buon uso dei fondi, non accontentandosi di elemosine, ma inseguendo obiettivi ambiziosi, soprattutto con idee originali, una visione strategica, oltre il solito approccio episodico e isolato da un lungo respiro, puntando invece a progetti e proposte serie, mirate e chiare, nell’esclusivo interesse del proprio luogo di appartenenza, delle sue belle e forti radici, con una nuova linfa economica ed ecologica. 

Ci guadagneremmo tutti in bellezza e vivere civile, e noi di HortusAcri voglimo ribadire che ci siamo, e abbiamo più di un sogno, che non resterà tale, ma da realizzare con la comunità acrese, per cambiare la prospettiva negativa, far tornare un pò di giovani, bloccare l’emorragia costante.
Associazione HortusAcri

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