Aggiornamento Covid 19: in Calabria 938 contagiati, 67 morti

Bata - Via Roma - Acri

Covid-19 Aggiornamento martedì 14 aprile

“Tentare di limitare l’azione di un giornalista non solo è inutile ma è pure sciocco!”

(Luigi Barzini)

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 938. 67 i morti

I nuovi tamponi

Una Pasqua vissuta come ostaggi del virus. Chiusi in casa e angosciati.

L’ultima vittima del “mostro” invisibile è il vigile del fuoco e sindacalista della Uil, Bonaventura Ferri, 51 anni, di Cosenza, caporeparto al comando provinciale del corpo, spirato il giorno di Pasquetta nel Policlinico universitario «Mater Domini» di Catanzaro dove era ricoverato da due settimane. Sul numero complessivo delle vittime in Calabria, 67, incidono i morti registrati tra gli ospiti della casa per anziani di Chiaravalle Centrale (Catanzaro), diventata il più grave «focolaio» di Covid-19 nella regione.

Ma andiamo ai dati.

E partiamo dal Cosentino. Quest’area della Calabria paga un prezzo sempre più alto al virus che sta devastando il pianeta. Oggi i contagiati hanno raggiunto quota 295 e s’è registrato il diciottesimo morto. Le cifre, nel dettaglio, sono queste: 53 i pazienti ricoverati nei plessi ospedalieri di Cosenza, Rogliano e Cetraro; mentre 79 persone sintomatiche e 130 a-sintomatiche si trovano ristrette in isolamento domiciliare.

Cinque i comuni indicati come “zona rossa” dal presidente della giunta regionale, Jole Santelli. Si tratta di Bocchigliero, San Lucido, Oriolo, Rogliano e Santo Stefano di Rogliano. In ordine a questi ultimi due centri l’ordinanza della Santelli è tuttavia scaduta domenica scorsa ed è stata prorogata solo ieri sera. Inasprite, invece, le misure previste a San Lucido dove le persone infettate sono salite a 52.

I più piccoli.

Nella provincia più vasta della regione c’è un dato che colpisce e lascia senza fiato: risultano positivi al virus sei bambini di età compresa tra i 15 mesi ed i 9 anni e sette ragazzini di età variabile tra gli 11 ed i 16 anni. Il dato del loro coinvolgimento nell’epidemia deve far riflettere sulla capacità di diffusione del virus.

L’eta dei morti. Tra i 18 deceduti, il più giovane era il caporeparto dei vigili del fuoco di Cosenza e sindacalista della Uil, Angelo Bonaventura Ferri, che aveva 51 anni; la vittima più anziana, invece, una donna di 98 anni di Corigliano Rossano madre di una insegnante sessantasettenne a sua volta deceduta a causa della pandemia.

Le notizie delle ultime ore. Quattro sanitari contagiati.

Tra Pasqua e Pasquetta i nuovi contagi sono stati registrati a Oriolo, che ha raggiunto complessivamente quota 27 ed a Paola. Nella cittadina tirrenica risultano positivi al Covid-19 due operatori sanitari che si aggiungono ad altri due colleghi dello stesso nosocomio e ad due rispettivamente in servizio a Cetraro, Belvedere.

Nuovo caso in una casa di riposo
A Villa Torano è stata riscontrata la positività di un anziano ospite della struttura. Eseguiti numerosi tamponi sugli altri degenti e il personale. Oggi se ne conoscerà l’esito. Preoccupazione a Torano perché i cinquanta dipendenti della casa di riposo risiedono in paese.

L’invocazione alla Vergine.

L’arcivescovo metropolita di Cosenza, monsignor Francescantonio Nolè nel corso di una cerimonia celebrata in cattedrale, ha rinnovato l’affidamento della città capoluogo alla Vergine Maria. Lo ha fatto rivolgendosi alla preziosa icona che raffigura la Madonna del Pilerio, opera risalente al XIII secolo, che si trova nella cappella appositamente costruita all’interno del duomo cittadino. Alla cerimonia hanno preso parte il parroco don Luca Perri ed il sindaco della città, Mario Occhiuto. «Come un tempo già ti sei mostrata misericordiosa verso il nostro popolo, – ha detto Nolè – continua ancora oggi a consolare e sostenere i nostri ammalati, gli anziani, le persone più deboli e vulnerabili, sacerdoti, diaconi, seminaristi, consacrati e fedeli laici». Il Presule ha chiesto alla Vergine benedizioni per «medici, infermieri, personale ospedaliero e delle case di assistenza, volontari e familiari che sono vicini alle persone ammalate».

Nel Reggino i positivi al Covid sono fino a stamane 225. Così distribuiti: 32 pazienti in reparto, 3 in rianimazione, 190 in isolamento domiciliare. 15, complessivamente, i deceduti. I centri più colpiti sono ovviamente la città capoluogo e, in particolare, l’area di Gallico con una concentrazione di oltre 20 contagiati; nella provincia Montebello Jonico conta 21 positivi, Rosarno 6, Taurianova 3, Cittanova 2. I divieti di movimento imposti dal sindaco Giuseppe Falcomatà nei giorni di Pasqua e Pasquetta hanno offerto i risultati sperati. I controlli sono stati molto serrati e la popolazione ha rispettato le indicazioni.

Nel Catanzarese le novità scoraggianti riguardano il contagio di due operatori socio sanitari in servizio nel “Mater Domini” di Catanzaro. Il Covid-19 li ha messi fuori gioco. I positivi sono al momento 146. Complessivamente 56 i pazienti ricoverati in reparto, 5 in rianimazione e 85 le persone poste in isolamento domiciliare. 23 i deceduti, di cui 20 provenienti dalla casa di riposo “Domus Aurea” di Chiaravalle.

Nel Crotonese i contagiati sono 101, così distribuiti: 17 i pazienti in reparto e 84 le persone in isolamento domiciliare. 6 deceduti. Ma ecco i centri più colpiti: Cirò Marina 13 casi, IsolaCapo Rizzuto 8, Cutro, che è comune “zona rossa”, ne conta 12. A Crotone, invece, i positivi sono 74

Nel Vibonese, ferma restando la difficile situazione di Serra San Bruno e Fabrizia, comuni “chiusi” con decreto dal presidente Jole Santelli, i numeri sono i seguenti con 59 positivi così distribuiti: 8 pazienti in reparto, 51 persone in isolamento domiciliare e, complessivamente, 5 deceduti.

Sei bimbi e sette adolescenti positivi

I bambini subiscono l’assalto del Covid-19. Ma senza avere gravi conseguenze. È uno dei misteri di questo virus capace di uccidere gli anziani e di risparmiare i più piccoli. Nel Cosentino il numero dei bimbi contagiati non è altissimo ma appare significativo se sommato a quello dei ragazzini e degli adolescenti colpiti. Ma analizziamo i dati. Risultano positivi ma a-sintomatici una bimba di 15 mesi a Santo Stefano di Rogliano, un bambino di 2 anni a Cosenza, un bimbo di 3 anni e uno di 8 a San Lucido, uno di 8 a Dipignano e un altro di 9 a Carpanzano. Le loro condizioni non destano alcun tipo di preoccupazione: sono in isolamento domiciliare e prossimi alla guarigione. La risposta immunitaria offerta dai loro organismi ha frenato e condizionato l’attacco del coronavirus. Andiamo agli adolescenti testati nell’Alta Calabria: tre quattordicenni risultano contagiati rispettivamente a Oriolo, Rogliano e Corigliano; due tredicenni a Cosenza e Rogliano; un sedicenne e un quindicenne a Marzi. La loro situazione dal punto di vista medico non desta alcun problema e stanno affrontando questa prova con la pazienza e il coraggio che a volte neppure gli adulti sanno mostrare. Il coinvolgimento dei minori in questa terrificante e imprevedibile epidemia non è isolato: anche nel resto d’Italia, infatti, è stata rilevata dai virologi la positività di loro coetanei e, salvo complicazioni dovute ad altre contestuali patologie, nessuno è finito in ospedale. Riferiamo questo inoppugnabile dato statistico per tranquillizzare ciascun genitore. La presenza dell’infezione in soggetti che non hanno raggiunto la maggiore età è in molti casi legata alla presenza di familiari che hanno contratto il virus in circostanze casuali e lo hanno importato inconsapevolmente in casa.
Secondo l’Unicef in Italia si contano tra i bambini 0-9 anni 831 infezioni (tutte con effetti lievi) pari allo 0,7% del totale, mentre nella fascia di età 10-19 anni sono 1.219, pari all’1% del totale.

Solamente il 6,8% dei circa 2.000 casi di infezione tra bambini e ragazzi ha comportato un ricovero ospedaliero, prevalentemente nella fascia d’età tra 0 e 2 anni.

Fino a oggi non risulta alcun decesso e solo un ricovero in terapia intensiva di pazienti nella fascia di età compresa tra 0 e 20 anni.

Negli studi e le ricerche che negli anni a venire verranno compiuti si chiarirà in modo scientificamente più preciso la ragione per la quale il Covid-19 risparmia, per fortuna, i più giovani salvando il nostro futuro.

La “zona rossa” di Oriolo

Trasferito in terapia intensiva il consigliere comunale di maggioranza da giorni ricoverato insieme all’anziana mamma, nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Cosenza. L’uomo, 68 anni, da quello che si è appreso, ha subito un peggioramento del quadro clinico per problemi di carattere polmonare e respiratorio, tant’è che i camici bianchi bruzi, hanno deciso, a scopo del tutto precauzionale, di spostarlo in Rianimazione. Il piccolo borgo dell’Alta Calabria registra intanto un altro caso positivo: i contagiati salgono complessivamente a 27. Il sindaco Simona Colotta e due consiglieri comunali sono ricoverati da giorni in ospedale con febbre e complicazioni respiratorie.

Il regalo del Pontefice

Papa Francesco ha donato all’ospedale di Locri 4mila mascherine e 400 tute dotate di occhiali di protezione. «Il materiale, destinato al personale sanitario, è stato inviato – spiega la Conferenza Episcopale Calabra – dall’elemosiniere del Papa, cardinale Konrad Krajewski, al vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, che domani mattina provvederà a consegnarlo al direttore sanitario e agli altri responsabili per l’emergenza coronavirus del nosocomio locrese». Secondo la Conferenza episcopale calabra, inoltre, il vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, «fa sapere che oltre alle 7 scatole di materiale sanitario ricevuto, sono in arrivo anche 2 respiratori per il reparto di Terapia intensiva».

Sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, anche nella sua veste di delegato alla sanità del Comitato dei sindaci della Locride, ha così commentato la notizia: «Grazie di cuore Papa Francesco, siamo commossi per questa attenzione. Locri e la Locride esprimono sincera gratitudine per un gesto veramente unico. Fortunatamente a Roma c’è qualcuno che ha pensato a noi. L’attenzione che avrebbe dovuto dare il ministro della Sanità – ha concluso Calabrese – è invece arrivata da Sua Santità».

La mappa degli infettati

Territorialmente i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro 56 in reparto, 5 in rianimazione, 85 in isolamento domiciliare, 23 guariti, 23 deceduti;

Cosenza 47 in reparto, 4 in rianimazione, 209 in isolamento domiciliare, 15 guariti, 18 deceduti;

Reggio Calabria 32 in reparto, 3 in rianimazione, 190 in isolamento domiciliare, 23 guariti, 15 deceduti;

Vibo Valentia 8 in reparto, 51 in isolamento domiciliare, 4 guarito, 5 deceduti;

Crotone 17 in reparto, 84 in isolamento domiciliare, 5 guariti, 6 deceduti.

L’isolamento volontario

Le persone in quarantena volontaria sono 7590, così distribuiti: Cosenza 2.301;

Crotone 1.456;

Catanzaro 1.632;

Vibo Valentia 498;

Reggio Calabria 1.703.

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione sono 14.277.

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.
Arcangelo Badolati

Bata - Via Roma - Acri

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

error: Contenuto protetto!