Aggiornamento Covid-19: in Calabria 1100 contagiati, 80 morti, 202 guariti

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Covid-19 Aggiornamento lunedì 27 aprile

“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni”

(Sir Winston Churchill)

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 1100. 80 i morti, 202 i guariti

I nuovi tamponi

Le cose vanno molto meglio. Anzi, sempre meglio in tutta la Calabria centromeridionale. L’area di crisi rimane il Cosentino con 447 casi accertati. Le zone colpite sono tutte comprese nella Valle del Crati e rappresentano l’immediata e diretta conseguenza del focolaio scoppiato nella casa di cura “Villa Torano”. Ecco i dati nello specifico riguardanti tutti i contagi, città per città, riferibili alla struttura sanitaria privata: Torano 79 positivi di cui 3 ricoverati; Bisignano 9, Fagnano 8, Montalto 5, Acri, Luzzi e San Marco Argentano 4, Rota Greca 3, Casali del Manco 2, San Martino di Finita 2, Corigliano Rossano 1, Cosenza, 1, Lattarico, 1, Rende, 1, Santa Sofia d’Epèiro 1, Villapiana 1.

Nel Reggino la situazione è la seguente: 27 pazienti in reparto (1 in meno rispetto a ieri), 3 in rianimazione e 157 persone in isolamento domiciliare. Ben 129 contagiati sono a Reggio; 31 a Melito Porto Salvo, 6 a Sinopoli, 6 a Rosarno, 4 a Bova, 8 a Montebello, 3 a Taurianova, 2 a Cittanova, 3 a Siderno, 2 a Locri, 2 a Rizziconi, 2 a Bovalino e 1 a Palmi . Dati in decrescita. Nessun nuovo contagiato.

Nel Catanzarese la situazione è descritta dai dati resi pubblici dagli ospedali uguali a quelli di ieri: 49 pazienti in reparto (1 in meno rispetto a ieri), 2 in rianimazione e 84 persone in isolamento domiciliare (2 in meno rispetto a ieri). Il centro più colpito è Chiaravalle. 25 i decessi tra gli ex pazienti della struttura sanitaria privata “Domus Aurea”. Le ultime due morti sono state registrate tre giorni fa: si tratta di pazienti di 90 e 92 anni che eranio ricoverati al Mater Domini e al Pugliese.

Nel Vibonese il quadro offerto dai dati appare quello meno compromesso dall’epidemia con 1 (2 in meno rispetto a ieri) pazienti in reparto e 55 persone in isolamento domiciliare. I luoghi più colpiti sono i comuni ormai ex “zona rossa” di Serra San Bruno con 10 casi e di Fabrizia con 12. Dati in decrescita. Un solo nuovo caso nella frazione Bivona di Vibo.

Nel Crotonese il quadro numerico rivela 13 pazienti in reparto e 66 persone in isolamento domiciliare (1 in meno rispetto a ieri). I centri più colpiti Cirò Marina con 9 casi, Cutro, che è ormai ex “zona rossa” con 8 e Isola Capo Rizzuto con 6. Dati in decrescita, nessun nuovo contagiato.

L’emergenza nella Valle del Crati

La geografia dell’epidemia nella Valle del Crati è legata ai contagiati riconducibili al focolaio di Torano: i positivi sono saliti a 129: tra questi 36 pazienti, 42 operatori sanitari e una serie di loro contatti. Rimane fermo a 9 il numero dei contagiati a Bisignano che risultano tutti riconducibili alla struttura sanitaria “Villa Torano” perché si tratta di operatori della Rsa e dei loro più stretti familiari. E c’è un’altra buona notizia: sono negativi tutti i tamponi eseguiti sui dipendenti di una azienda di gas della cittadina di Sant’Umile, dove intanto si attendono gli esiti dei tamponi eseguiti nei giorni scorsi su pazienti e operatori di una Rsa. Ad Acri sono 4 le persone positive al Covid (anche in questo caso legate a “Villa Torano”): su 17 tamponi eseguiti 15 sono risultati negativi mentre si attende esito degli altri due. Si attende l’esito di un tampone anche a Luzzi dove, nei giorni scorsi, i cittadini erano in ansia dopo la notizia di una bimba risultata positiva e appartenente a una famiglia in cui il numero dei contagiati è salito a 4. Per fortuna la piccola sta bene così come tutti gli altri bambini di Torano risultati positivi al tampone: sette bimbi di età compresa tra 2 e 10 anni e un adolescente non ancora sedicenne.

L’area tirrenica

Nel Paolano il virus ha ripreso a camminare, ma non corre più. Per qualche giorno a Paola e nei comuni limitrofi si era anche fermato. Si è riaffacciato solo nel fine settimana sul basso e medio Tirreno cosentino. E ha riportato ansia e apprensione per una ripresa del contagio su una matrice però opposta a quella sinora tracciata. Nella città del patrono della Calabria registriamo il caso di una ragazza proveniente dal Nord e ora in isolamento domiciliare nella sua abitazione. In quarantena dovranno stare anche i suoi stretti congiunti. La 33enne era tornata giorni fa dal bresciano.

La Valle del Savuto

Nella Valle del Savuto si alleggerisce il quadro dei contagi a Marzi. Escono dalla quarantena i tre nipoti della donna ultrasettantenne deceduta circa due settimane fa a seguito dell’attacco virale, per cui era stata ricoverata all’”Annunziata” di Cosenza. Dai tamponi a cui i giovani sono stati sottoposti è emersa la negativizzazione che li porta fuori dall’isolamento. Il padre è rimasto immune dal contagio. I suoi test hanno sempre dato esito negativo. La moglie quarantanovenne, pur in via di netto miglioramento, è tuttora ricoverata all’ospedale “Santa Barbara” di Rogliano per la resistente positività al tampone. Complessivamente, la situazione nel borgo del Savuto si riduce a due casi ancora positivi, quelli iniziali di una coppia di coniugi, più il ricovero della quarantanovenne.

A Belsito, un tampone ha esposto positività su uno dei componenti di una famiglia già in quarantena, a seguito del ricovero del capofamiglia in Rianimazione. Altri due dello stesso nucleo familiare sono in quarantena obbligatoria. Ulteriori due positività a Belsito centro, dove una coppia di coniugi, entrambi sui settanta anni, positivi, sono in quarantena obbligatoria. In totale: un ricovero più 6 positivi in isolamento obbligatorio.

Turismo, allarme degli operatori

La istituzione urgente di una Cabina di Regia Regionale per il Turismo: è quello che hanno chiesto all’assessore Fausto Orsomarso i presidenti regionali dell’Associazione Direttori d’Albergo Francesco Maria Gentile, di Assoturismo Confesercenti Vincenzo Farina, di Federalberghi Fabrizio D’Agostino e di Unindustria Calabria Turismo Demetrio Metallo.

La situazione di prospettiva nella nostra regione in uno dei settori trainanti dell’economia è davvero difficile. L’emergenza Covid-19 ha di fatto bloccato tutti gli imprenditori che temono, nei prossimi mesi, di non riuscire a ottenere buoni risultati. La ragione? La paura del coronavirus è destinata a bloccare il flusso delle persone verso la Calabria. Così, almeno, appare al momento. È per questo che i rappresentanti di categoria e le associazioni chiedono alla Regione Calabria un impegno straordinario.

Nuove regole nelle residenza per anziani

Il focolaio di “Villa Torano” ha diffuso non solo i contagi ma anche la paura nella Valle del Crati e in tutto il Cosentino. Da quel momento, infatti, c’è apprensione da parte dei familiari dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie della provincia che del personale sanitario perché nella maggior parte delle case di cura non sono stati eseguiti i tamponi né sugli operatori e neppure sugli ospiti della struttura. Anche se, nei giorni scorsi, in alcune Rsa hanno aumentato i dispositivi di sicurezza soprattutto per i sanitari dotandoli anche di visiere e da sabato qualche struttura ha previsto di misurare la febbre all’ingresso e all’uscita a tutto il personale. Anche perché da quando è scattata l’emergenza Covid nelle Rsa sono cambiate le regole: nessuna visita dei parenti, nessun ingresso esterno (parrucchiere, estetista o altri cuochi) quindi tutti i servizi vengono svolti dal personale interno e soprattutto gli anziani non possono più pranzare e cenare in una sala comune ma ognuno nella loro stanza o al massimo nel proprio plesso.

Sono 180 i detenuti positivi al Covid-19

«Le situazioni di positività che attualmente riguardano le persone detenute sono 138 su tutto il territorio nazionale, 13 delle quali sono ricoverate in ospedale». Lo precisa il Garante nazionale per i diritti dei detenuti. La diffusione dei casi di detenuti positivi al coronavirus, inoltre «non è geograficamente omogenea – spiega il Garante – ma si concentra in alcune regioni, che coincidono con quelle in cui è maggiormente estesa la pandemia, come il Piemonte, il Veneto e la Lombardia, e in alcuni specifici Istituti, come quelli di Torino e di Verona, in cui nelle settimane scorse si sono evidenziati alcuni focolai specifici. Tuttavia, da alcuni giorni i loro valori si sono stabilizzati». Sono, invece, dieci le regioni in cui non si registra alcun caso di positività (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), oltre che nella Provincia autonoma di Bolzano. Tra il personale penitenziario, i casi di positività si attestano attorno ai 230 nei 190 istituti: «un numero alto – osserva il Garante – ma anch’esso stabilizzato da qualche tempo»

La mappa dei contagi

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro 49 in reparto, 2 in rianimazione, 80 in isolamento domiciliare, 50 guariti, 29 deceduti. Cosenza 28 in reparto, 3 in rianimazione, 324 in isolamento domiciliare, 66 guariti, 25 deceduti. Reggio Calabria 27 in reparto, 3 in rianimazione, 147 in isolamento domiciliare, 57 guariti, 15 deceduti.

Crotone 13 in reparto, 66 in isolamento domiciliare, 27 guariti, 6 deceduti.

Vibo Valentia 1 in reparto, 54 in isolamento domiciliare, 12 guariti, 5 deceduti. I

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione sono 16.370. I numeri sono in crescita costante.

L’isolamento volontario

Le persone in quarantena sono 6.529 così distribuite :

Cosenza: 1.289

Crotone: 1.633

Catanzaro: 1.796

Vibo Valentia: 300 –

Reggio Calabria: 1.511

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio. E… grazie.

Arcangelo Badolati

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