Scopelliti mon amour

C’è stato un tempo in cui un potente uomo politico, Presidente della Regione Calabria e Commissario alla Sanità che su chiare linee di indirizzo governativo decideva di tagliare in modo lineare, senza valutare ciò che funzionava quindi da salvare da ciò che era un costo insostenibile quindi da tagliare, servizi essenziali nella Sanità pubblica calabrese. I provvedimenti colpirono gravemente anche l’ospedale di Acri che da allora nonostante l’impegno delle varie amministrazioni locali non si è più ripreso. Il potente Governatore/Commissario venne ad Acri in più occasioni e invece di trovare Comitati, Partiti e cittadini imbufaliti trovo una pletora di fan applaudenti e vogliosi di farsi i selfie con tale personaggio. Ora a distanza di tempo il potente è inciampato nella rete della giustizia che ha quantomeno ridimensionato l’antica arroganza profusa a più non posso e il destino ha voluto che spogliato dal vestito del potere il malcapitato venisse ad Acri nelle vesti di scrittore e libero cittadino per raccontare il suo viaggio tra l’altare e la polvere. A questo punto intere schiere di pasdaran hanno indossato la loro divisa di rivoluzionari della domenica minacciando di alzare cortine fumogene, muri contro il malaffare non perdendo l’occasione di mettere nel mirino delle critiche il Sindaco Pino Capalbo reo a loro dire di sdoganare un tale malfattore. Già in occasione della presentazione del libro di Malena onde di perbenisti alzarono gli scudi della moralità, moderni fustigatori di costumi gridarono all’eresia chiedendo la testa del Sindaco e dell’amministrazione che si abbassavano a tale livello. Questa è Acri? Questo è il paese reale? Penso e spero di no, per fortuna abbiamo un Sindaco che guarda in faccia gli avversari ed è capace di chiedergli conto del loro operato, per fortuna non scappiamo davanti ad avversari e chicchessia e siamo capaci di accogliere anche chi ci ha fatto molto male per ascoltare la sua storia di uomo comune, magari senza perdonarlo ma capaci di ascoltare. Abbiamo tanti difetti come tutte le realtà sociali, proviamo per una volta ad essere migliori, meno ipocriti, proviamo a concentrarci sui problemi di spaccio e uso di sostanze stupefacenti, di alcolismo diffuso soprattutto nelle fasce giovanili, proviamo a preoccuparci della ludopatia imperante ( 14 milioni di euro giocati in un anno nel nostro bel paese). Forse faremo davvero un servizio a noi stessi. 

Raffaele Gencarelli, consigliere comunale di Acri

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