Parte l’avventura. Domani inaugurazione della nuova filiale di Banca Centro Calabria

Tutto pronto per l’inaugurazione della nuova filiale della Banca Centro Calabria, sul centralissimo Corso Sandro Pertini, nel cuore dell’isola pedonale del centro cittadino.

Questa nuova avventura inizierà domani mattina, con la cerimonia di apertura in programma per le ore 12:00, con la benedizione dei locali da parte di Don Francesco Sprovieri, parroco della SS Annunziata, che dista poche centinaia di metri dalla banca.

Sarà presente anche il sindaco Pino Capalbo. Per l’occasione raggiungeranno la città presilana i vertici del gruppo bancario, dal presidente Giuseppe Spagnuolo, al direttore generale Giuseppe Stanizzi, al responsabile d’area Daniele Pingitore, oltre a tutti i componenti del consiglio di amministrazione. Saranno accolti dal direttore della filiale acrese, Giuseppe Gentile.

E’ la quindicesima filiale del gruppo, che conta oltre 1400 soci e più di 18000 clienti.

Banca Centro Calabria, come spiega il sito ufficiale del gruppo, “è una società cooperativa che fa della mutualità il proprio principio base e ci impegniamo per soddisfare i bisogni finanziari dei soci e clienti promuovendo soluzioni personalizzate adatte ad ogni tipo di richiesta. Siamo espressione del territorio in cui operiamo: una banca legata alle famiglie e alle piccole e medie imprese, agiamo da volano per l’economia del territorio, creando un circolo virtuoso che ha inizio con la raccolta e la gestione del risparmio della clientela privata, si alimenta con il reinvestimento di queste risorse nell’economia locale attraverso l’erogazione di finanziamenti alle imprese e alle famiglie, e si chiude con il sostegno alla crescita e all’occupazione nelle nostre comunità”.

La nuova filiale è una struttura moderna, in grado di offrire servizi al passo con i tempi e le esigenze della clientela.

L’obiettivo è quello di andare oltre i servizi offerti normalmente da una banca, di legarsi al territorio, attraverso un’interazione continua. Quindi una presenza che arricchisca anche il tessuto socio-culturale. In tal senso va anche letta la scelta di dedicare ogni anno una quota dell’utile al sostegno di iniziative culturali, sportive e sociali, “per contribuire alla crescita e al benessere della società, supportando gli stimoli positivi che nascono dal territorio”.

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