Ad Acri vince Tridico, delusione per la mancata elezione di Capalbo
Acri alle Regionali va in controtendenza, consegnando al centrosinistra il primato cittadino.
Pasquale Tridico prevale su Roberto Occhiuto. 5560 voti(58,34%), contro 3922(41,15%). Considerato com’è andata a livello regionale, è una notizia; lo è assai mano se si pensa ai candidati locali.
Il solo Pino Capalbo, sindaco della città, ha messo insieme 2359 preferenze. Distanziato Gianluca Gallo, che tuttavia non è del posto, con un ragguardevole risultato: 1355 voti. Sono gli unici due a superare i mille.
Tra i Democratici Progressisti Umberto Federico ne prende 887.
Inutile girarci attorno, c’è delusione per la mancata elezione di Capalbo tra gli scanni di Palazzo Campanella. Il primo cittadino è giunto terzo tra le file del Partito Democratico, e ne è stato eletto solo uno. Anzi, solo una: Rosellina Madeo, con 6719 preferenze. Capalbo si è fermato a 5364, ne mancano 1355.
A guardare i numeri, risulta evidente che è venuto meno il sostegno decisivo di Acri: 2359 voti sono un bel risultato, ma del tutto insufficiente ai fini dell’elezione, soprattutto se si pensa che la gran parte dei voti Capalbo l’ha presa fuori.
Dagli altri Comuni sono infatti arrivati 3005 preferenze.
E’ un dato che deve far riflettere e che, a mente fredda e bocce ferme, deve passare sotto la lente d’ingrandimento di accurate analisi del voto.
E’ di tutta evidenza che il recente rimpasto di giunta, che ha prodotto lacerazioni interne non indifferenti, abbia influito in qualche modo sul risultato. L’operazione ha lasciato sul campo due assessori e un consigliere comunali. Qualche errore c’è stato, difficile dire quanto decisivo.
Il sindaco di Luzzi Umberto Federico a queste latitudini racimola il consistente bottino di 887 voti. Ne ha erosi a Capalbo? Anche questa dovrà essere una valutazione da fare in sede di analisi.
L’altra candidata locale del campo largo, Annunziata Turano, di Alleanza Verdi e Sinistra, è stata votata da 335 elettori.
Sul fronte del centro-destra, due i candidati espressione del territorio: Anna Vigliaturo, Udc, che ha messo insieme 391 voti, e Angela Morrone, Forza Italia, arrivata a 604.
Acri non esprime un consigliere regionale dal 2010, da quando cioè fu eletto Michele Trematerra, poi diventato assessore con Giuseppe Scopelliti, nella lista dell’Udc.
Piero Cirino


















