Il jazz mediterraneo di Danilo Guido

E’ appena uscito  “The breath of soul”, il primo album del maestro Danilo Guido.

Sono otto tracce eseguite quasi esclusivamente con il sax tenore, da gustare in una condizione meditativa, cui si adatta particolarmente. In alcuni casi fa capolino anche il clarinetto, con momenti in cui i due strumenti vengono addirittura suonati contemporaneamente, come in “Half double”.

Danilo Guido ha scelto come luogo acustico un museo, in cui ha registrato l’intero lavoro discografico, con il supporto del fonico Cosimo Guglielmello. Il cd è stato prodotto da Roberto Musolino, per la Nsj, e presenta due autorevoli recensioni nella copertina interna: quelle di Geoff Westley e di Marco Zurzolo.

Per Westley, “è molto coraggioso pubblicare un disco di sax solo e all’inizio mi ci sono accostato con un misto di curiosità e diffidenza, ma devo riconoscere che in questo cd Danilo Guido ha creato un mondo magico pieno d’inventiva”.

Secondo Marco Zurzolo, “Danilo in questo cd racconta una storia fatta di infinite emozioni, di sentimenti, vive nel perpetuo incanto dell’amore, si nutre dei contrasti, esiste nell’incessante ritmo del tempo che scandisce lo spazio fisico e metafisico nel quale l’uomo trova la sua ragione”.

In questo lavoro Guido ha voluto collocare l’esperimento in una terra di mezzo tra jazz, classica e sonorità di chiara ispirazione mediterranea.

                                                                            Piero Cirino

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