Eroi…

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Eroe è una parola importante. In passato per essere considerati eroi bisognava compiere degli atti per la salvezza della popolazione, oggi non è da meno.

In questo momento il mondo sta combattendo contro un nemico invisibile, un virus abbastanza letale, chiamato COVID-19 appartenente alla famiglia dei coronavirus.

Di eroi oggi ne abbiamo molti. I primi da considerare tali sono per me i medici e gli infermieri che combattono in trincea come un tempo i soldati. Il personale sanitario sta aiutando a sopravvivere migliaia di persone con turni estenuanti, perché i malati sono tantissimi, perché il personale è poco e quindi sono costretti a lavorare molte più ore del consentito.

Io in famiglia ho due di questi eroi, sono i miei zii, chiamati in prima linea ad affrontare questa emergenza. Uno dei due è doppiamente eroe perché ha già combattuto sulla propria pelle il Covid e, una volta guarito, è rientrato in ospedale da medico per salvare vite umane.

Altri eroi sono appunto gli ammalati che lottano per riprendersi la loro vita e tornare dai loro familiari.

Sono eroi gli agenti delle forze dell’ordine, impegnatissime a controllare che i cittadini osservino le regole, che aiutano gli anziani nel prelievo delle pensioni, che consegnano i tablet/computer ai ragazzi che ne sono sprovvisti, che s’ impegnano tantissimo nello smistare i beni di prima necessità e nel recapitarli alle famiglie in difficoltà.

Le cassiere dei supermercati e altri commessi, tipo quelli delle farmacie, andrebbero premiati anche loro perché sono continuamente a contatto con clienti che, soprattutto all’inizio di questa pandemia, avevano preso d’assalto i supermercati.

Eroi da premiare infine potremmo essere tutti noi, bambini e ragazzi, che silenziosamente stiamo rispettando le regole e portando avanti il nostro lavoro scolastico.

Infine, la medaglia più grande e preziosa la darei alla mia bis-nonna di 91 anni che sta combattendo questo nemico invisibile da un letto di ospedale, ci rincuora la sua videochiamata delle ore 17:00 , nella quale ci rassicura di stare bene. Mi fa tanta tenerezza, e come lei tutti i nonni perché sono colpevoli solo di essere anziani e indifesi. Spero che l’amore che dimostriamo alla bisnonna la faccia riprendere. Da questa battaglia ne usciremo tutti EROI. Siamo noi i nuovi eroi della resistenza!

ANDRÀ TUTTO BENE!?

Lorenza Le Pera / classe I B ITI

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