Pnrr, partono le opportunità per i Comuni sotto i 30.000 abitanti

E’ stato pubblicato il decreto legge infrastrutture che semplifica le procedure per gli investimenti in infrastrutture nazionali e locali e, per potenziare la progettualità locale in attuazione del PNRR, istituisce un “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale” presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui accedono tutti i comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti.

Per ridurre il divario infrastrutturale sul territorio sono disponibili 4,6 miliardi di euro, una occasione unica per i nostri enti locali per dotarsi di infrastrutture necessarie a recuperare parte del ritardo accumulato nei decenni scorsi, ci permettiamo di suggerire all’amministrazione comunale di Acri di adoperarsi per tempo, con una idonea progettualità perché quando sarà il momento saranno finanziati solo i comuni con progetti pronti e cantierabili e se i comuni meridionali non saranno pronti i fondi finiranno come al solito ai comuni virtuosi del Nord Italia.

Le infrastrutture necessarie potrebbero essere mille e più, bisognerà fare una scala di priorità e scegliere quelle più urgenti per la vivibilità e la sicurezza del nostro territorio, un dibattito aperto ed opportunamente argomentato potrebbe essere utile per coinvolgere nelle scelte la comunità.

Noi delle priorità già potremmo suggerirle, nell’interesse della collettività tutta che dovrebbe essere il principio unico atto ad indirizzare le scelte.

Strada Acri-Serricella, non si può lasciare una parte importante della popolazione Acrese, quella del Là Mucone, col rischio costante di restare separata dal centro urbano e col patema d’animo di dover percorrere una strada pericolosa, ancora di più dopo ogni incendio che interessa quei versanti; la tendenza degli abitanti di quelle contrade ad indirizzarsi verso Luzzi e la Valle del Crati va invertita e l’unico modo per farlo è migliorare i servizi  da e per Acri centro, non bisogna ripetere l’errore commesso all’epoca della sindacatura  Coschignano, quando la Provincia migliorò la viabilità per Varco San Mauro e non quella per Acri.

Ammodernamento della rete idrica e degli acquedotti e ricerca di nuove fonti idriche da sorgenti, deve cessare la sete degli Acresi.

Potenziamento e funzionalità della rete di depurazione nel centro e nelle frazioni, oggi i depuratori o non ci sono o non funzionano, per la salute dei nostri figli e per il futuro turistico della Calabria.

Bretella rotatoria Salice (galleria 660) rotatoria Campo sportivo, l’apertura della galleria sulla ss 660 ha radicalmente cambiato l’approccio degli automobilisti con l’abitato di Acri, è migliorata di molto la prima impressione che un forestiero ha di Acri, non si ha più  l’impressione di entrare in un vecchio, chiuso paese di montagna, ma in una moderna, aperta cittadina; ma una volta raggiunta la rotatoria la viabilità lascia molto a desiderare, in qualunque direzione si debba andare è insufficiente e non migliorabile data la presenza di costruzioni. La realizzazione di una bretella che colleghi direttamente le due rotatorie, sacrificando piccola parte del campo sportivo secondario di servizio allo stadio, risolverebbe tutti i problemi, separando il traffico da e per San Demetrio e Duglia da quello da e per San Giacomo e la Sila, migliorando l’accessibilità allo stadio e realizzando l’embrione di una sorta di circonvallazione del centro abitato.

Bretella Purgatorio- via Pastrengo, attualmente l’unico modo di uscire dalla zona Purgatorio e dal centro storico è via Maddalena, strada a doppio senso di marcia tra due file di fabbricati, stretta e senza marciapiedi, percorsa da tutti i pulman da e per Acri, unica via di fuga in caso di calamità; una bretella dal cancello Enel a via Pastrengo consentirebbe di trasformarla in senso unico snellendo definitivamente il traffico.  

Potremmo proseguire ma abbiamo già messo troppa carne al fuoco.

Flavio Sposato  

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