1919 – Acri applaude al Giro dei tre Mari

La gara ciclistica denominata Giro dei tre mari – perché toccava il Tirreno, lo Jonio e l’Adriatico – fu istituita nel 1919.

La corsa fu ideata e organizzata dal giornale Il Mattino di Napoli.

Dopo oltre un secolo nessuno se ne ricorda, ma all’epoca suscitò non poco interesse fra le popolazioni meridionali toccate dal passaggio dei corridori.

La corsa fu disputata dal 4 al 28 luglio.

Giorno 18 da Acri si scriveva: “Non appena Antonio Scarfoglio c’informò da Crotone che i valorosi corridori dei ‘Tre Mari’ sarebbero qui arrivati verso le ore tredici, immediatamente si costituì un Comitato pei festeggiamenti ai ciclisti della magnifica gara”.

All’epoca Acri era amministrata da un commissario prefettizio.

Il Comitato era così composto: il commissario Passavante, giudice Contini, Giuseppe Marchianò, Antonio Iulia, Filippo Sprovieri, Nicola Romano, Annunziato Dodaro, Angelo De Vincenti e altri.

Il cronista precisa che i suddetti “prepararono, per la occasione, cibarie e bevande a profusione”.

Appuriamo, ancora, che “Fin dalle prime ore di stamane regnava in paese molta animazione per l’attesa dei corridori. Gran folla di cittadini di ogni ceto, autorità, professionisti, la Lega Operaia con bandiera, la banda musicale, le scuole pubbliche, con immenso entusiasmo, si recarono, verso le ore 12, al largo della chiesa dell’Annunziata ad attendere gli intrepidi corridori”. Si precisava, cosa insolita per l’epoca: “Notate molte signore e signorine”.

Era una bella giornata di sole. Tantissimi erano schierati lungo il percorso.

Il cronista si premura di porre questa noticina: “Il Comitato fu gentilmente coadiuvato dalla signora Antonietta Costa e dalle sue figlie”.

Ed ecco, finalmente, alle 13,57 giunse per primo Ottavio Pratesi, accolto da evviva ed applausi. Seguirono Bianchi e Spinelli alle 14,15, Pavesi 14,16, Bertarelli, 14,32, Pifferi, 14,52, Molon 15,46, poi Marangoni, Romano, Sannino. Ultimo Fratelli, alle ore 17,25.

I corridori venivano, attraverso la Sila, da S. Giovanni in Fiore, provenienti, come già detto, da Crotone. È immaginabile l’immane fatica di quegli “intrepidi”, tenendo conto delle condizioni disastrose delle strade sterrate e ricche di buche e quant’altro.

I corridori proseguirono per S. Demetrio Corone, Corigliano e Rossano.

In due automobili, seguivano la gara, Antonio Scarfoglio, Agostino Trevisani, Argento de Il Mattino; e, Veraldi della Gazzetta dello Sport.

Il cronista concludeva: “Acri (…) accogliendo i valorosi corridori ha dimostrato ancora una volta come sia vivo in Calabria il sentimento dell’ospitalità e come qui si partecipi con entusiasmo a tutto ciò che si attiene alla civiltà ed al progresso”.

Questo avveniva oltre un secolo fa!

Il Giro fu percorso in h 119, 38’ 22”. Vincitore fu Pratesi.

Per completezza diciamo che si ebbero 4 edizioni in tutto. La Corsa fu sospesa il 1949.

 Giuseppe Abbruzzo

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