“Viaggio nel mondo della luce“, il nuovo e “illuminante“ libro del dottor Giorgio Delrosso.

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Il dottor Giorgio Delrosso è una delle voci più autorevoli e stimate della dermatologia piemontese e non solo. Giorgio è stato per anni direttore della SS di Dermatologia e venereologia del presidio ospedaliero San Rocco di Galliate, afferente all’Azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara. È autore di 170 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali, oltreché membro dell’American society for photobiology e revisore per la rivista “ Photochemistry and photobiology“. È membro della European society for Photobiology”. Aldilà del curriculum, si tratta di un professionista di spessore e di un uomo di grande cultura e vasta umanità. La premessa a questo nostro scritto è la dichiarazione di una evidente parzialità da parte nostra, legata a un’amicizia profonda, frutto di una conoscenza ormai inveterata e di una stima infinita. Ciò premesso, per amore di verità, con altrettanta onestà intellettuale, ci accingiamo a parlare della sua più recente “fatica“. Si tratta di un libro, “ Viaggio nel mondo della luce“, edizioni Interlinea, 2023, pagine 146, prezzo euro 50. Il libro si presenta in una elegante veste tipografica, con copertina cartonata, impaginazione di lusso, corredata da un preziosissimo materiale fotografico ed iconografico. Il libro è impreziosito anche da un’interessante prefazione del professor Giancarlo Andenna, professore emerito di Storia medievale presso l’Università cattolica di Milano e Accademico dei Lincei, che introduce il lettore in questo viaggio nel mondo della luce, analizzata da un punto di vista storico-filosofico prim’ancora che scientifico. Segue poi la trattazione dell’autore che, da uomo di scienza e di cultura, accompagna il lettore attraverso una tematica che potrebbe risultare non facile e che, invece, diventa non solo comprensibile ma piacevole. Al pari di un moderno Virgilio, l’autore accompagna il lettore per mano attraverso un viaggio affascinante. Di particolare interesse è l’incipit del libro, che, riprendendo il mito della caverna di Platone, fa capire al lettore la differenza sostanziale tra la realtà delle cose, rappresentata dalla luce del sole e dalla visione diretta degli oggetti, rispetto a una semplice rappresentazione di immagini, statuette, a loro volta semplice riproduzione del reale. Lo schiavo che esce fuori dalla caverna, liberandosi, dopo un iniziale impaccio di fronte alla luce del sole e alla realtà, se ne entusiasma e il tentativo di ritornare nella caverna per far prendere coscienza agli altri schiavi della loro condizione, rischia di esporlo a derisione e addirittura alla morte. La luce , dunque, come fonte di presa di coscienza della realtà e al tempo stesso di libertà. Nel capitolo è facile intravedere-ma è una nostra libera interpretazione-una critica pungente alla società moderna che, assai spesso, trova più comodo accontentarsi di una semplice riproduzione di immagini, pseudo rappresentazione del reale, piuttosto che uscire fuori e prendere coscienza diretta delle cose, esperienza sicuramente più faticosa ma che ci renderebbe liberi e consapevoli. Il libro prosegue con un excursus storico della luce attraverso i secoli e le varie teorie filosofico-scientifiche. Successivamente, l’autore analizza la luce da un punto di vista fisico, chimico, biologico, per poi passare a trattare gli effetti dell’esposizione alla stessa. Come ogni strumento, la luce può essere fonte di vita o causa di danni a seconda degli usi e abusi che ne vengono fatti. Seguono poi degli interessantissimi i capitoli sulla fototerapia, e quindi sulle prospettive terapeutiche della luce e non solo della luce. Un libro, in definitiva, che, grazie alla poliedrica e sapiente trattazione, può essere letto da chiunque, dal lettore comune non necessariamente esperto di cose mediche, grazie a un lessico accessibile, allo studente, al medico anche esperto, per la mole di notizie di prima mano che rendono il testo un prezioso strumento di arricchimento. La trattazione del fenomeno da più punti di vista conferisce al testo la dignità del saggio. Un libro da leggere e assimilare. Un testo immancabile in ogni decorosa biblioteca. Grazie Giorgio per questo regalo prezioso, cui la nostra umile trattazione non rende sicuramente giustizia.
Massimo Conocchia

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