Ritratti del Sud. Storie, Volti, Eccellenze di Calabria in un libro di Eliana Godino di Santa Sofia d’Epiro

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Il volume di Eliana Godino: Ritratti del Sud, Storie, Volti, Eccellenze di Calabria, Rubbettino Editore, nasce con l’intento di raccontare la positività dei Calabresi, celebrarne la forza e la determinazione.

Un messaggio, soprattutto, per le giovani generazioni; una iniezione di fiducia e di speranza per tutti.

Un’opera che intende spronare i giovani a credere in se stessi, dimostrando loro che con iniziative concrete, si può superare qualsiasi ostacolo, si possono restituire le speranze e invertire le tendenze negative. E i ritratti delle 35 Eccellenze presenti nel libro rappresentano un omaggio alla perseveranza e all’amore per Calabria, da cui non si può prescindere dalla storia e dall’innato talento dei suoi figli.

Una serie di artisti, imprenditori, scrittori, scienziati: tutti diversi ma accumunati dalla stessa determinazione che li ha portati al successo.

Un progetto nato tre anni fa, in cui Eliana ha cercato di combinare le sue grandi attenzioni: la fotografia e il racconto delle storie delle persone, viaggiando in lungo e in largo per l’Italia e l’Europa per raggiungere tutti i personaggi ritratti.

A scrivere la prefazione del libro il Vice – Presidente del D. H. Laurence Society of GB Nick Ceramella, che ha condiviso lo stesso pensiero della giovane autrice / fotografa nel creare e poi realizzare tutto il suo lavoro editoriale.

All’interno dello straordinario volume una carrellata di personalità di calabresi straordinari, i quali hanno contribuito al progresso e all’economia della propria Regione grazie alle loro capacità nell’arte, nell’industria, nella scienza medica, nel mondo accademico e nel mondo del lavoro in generale.

Primo della serie, lo scrittore di origini arbëreshë Carmine Abate.

Nei suoi libri racconta “la Calabria che resta e resiste, la Calabria arbëreshe, la Calabria che parte. Una terra mobile, plurale e complessa. Bellissima e ferita”.

“Una Calabria – aggiunge, subito dopo, il cantautore Aiello – che dovrebbe essere la terra più ricca d’Italia, proprio perché si fonda su un mix di qualità e di culture”.

Senza tagliare radici – afferma l’imprenditrice Pina Amarelli – “perché se si tagliano le radici è difficile costruire un percorso”.

E poi Franco Azzinari, il pittore del vento, Arcangelo Badolati, giornalista, che proviene da un posto “dove le radici vengono vissute come una ricchezza e non come un limite”, Antonio Biafora, chef stellato, che raccoglie la vera sfida: “non scappare dalla Calabria, ma restare”.

E poi la scienziata Amalia Bruni che lancia il suo grido d’allarme: “In Calabria – afferma – continuiamo ad esportare giovani e questa è una cosa gravissima”.

Il cantautore Dario Brunori, invece, si emoziona “per aver vissuto in un contesto che, per quanto difficile, complicato, complesso, ancora oggi preserva uno sguardo non completamente omologato” e l’imprenditore Nuccio Caffo, che partendo dalla periferia delle periferie è riuscito a portare “un pezzettino di Calabria in giro per il mondo”.

“Come se venissero trasformati i punti di debolezza in punti di forza”, afferma l’intellettuale Mario Caligiuri.

“Come se ci fosse stato sempre un forte legame fra territorio e azienda”, sottolinea l’ imprenditore Filippo Callipo.

Per il regista Mimmo Calopresti l’Aspromonte rappresenta il centro del mondo. Per il cantautore Sergio Cammariere, invece, lo Jonio, la Sila, i colori della natura e le belle persone trasportano nelle sue note “la musica nell’anima e la Calabria nel cuore”.

Una Calabria da amare, per l’imprenditore Gianfranco Capua. E poi ancora per la chef stellata Caterina Ceraudo, enfant prodige della propria terra e per il poeta Daniel Cundari. Per lui “la vita è arte, letteratura, teatro, passione, Calabria e Mondo”. E per l’attore Marcello Fonte, per l’allenatore, campione del mondo, Gennaro Gattuso, per lo stilista Anton Giulio Grande, per il rettore dell’UniCal Nicola Leone, per il giornalista Paride Leporace, che in piena epoca Vietnam andava sul Crati a riscrivere “le battaglie sul Mekong con gli occhi di un bambino”.

E ancora per l’imprenditore Nicodemo Librandi, purtroppo recentemente scomparso, per Anna Rosa Macrì, che pur sentendosi legata alla Calabria non in maniera morbosa “la ama anche nelle sue cose brutte”.

La carrellata delle personalità presenti nel libro continua con uno dei migliori chirurghi viventi: Bruno Nardi, specializzato nella chirurgia del fegato, con la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, con il manager e produttore televisivo Lucio Presta e con lo chef stellato Nino Rossi. Per lui la Calabria da subito, più che un ostacolo le è sembrata un’opportunità. E poi con l’orafo Gerardo Sacco, che nelle sue creazioni ha parlato del “territorio”, con l’astrofisica Sandra Savaglio, l’antropologo Vito Teti, con l’imprenditore Santo Versace, con l’artista, maestro del vetro Silvio Vigliaturo.

Le ultime tre Eccellenze sono state dedicate ai giovani Under 30: Emanuele Lecce, miglior chef Under 30 d’Italia, Vincenza Petrilli, paralimpica e Swamy Rotolo, attrice.

Eliana Godino si è laureata a Roma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Comincia a lavorare nel campo della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione e a viaggiare molto per l’Europa, l’America e l’Asia, appassionandosi sempre più della fotografia. Nonostante le esperienze e le bellezze che ogni luogo le donava, ha sempre sentito una forza invisibile, ma fortissima che la richiamava in Calabria. Così tornata nella sua terra natia decide di aprire il suo studio e chiamarlo “Free Idea”.

Gennaro De Cicco

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