Aggiornamento Covid 19: in Calabria 840 contagiati, 58 morti

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Covid-19 Aggiornamento mercoledì 8 aprile

I calabresi contagiati dal coronavirus sono fino a stamane 840. 58 morti

I nuovi tamponi

Il numero dei contagiati stamane non fa registrare cifre impressionanti. Menomale. L’area che registra il picco di crescita è il Cosentino con 263 contagiati. Nei reparti ospedalieri risultano ricoverati 56 pazienti mentre altri 182 sono in isolamento domiciliare (73 dintomatici e 109 a-sintomatici). Nuovi casi si registrano nelle cittadine divenute “zona rossa”: San Lucido (+ 2) , Oriolo (+2) e Bocchigliero (+ 2).

Nel Reggino si registrano 35 pazienti in reparto; 4 in rianimazione; mentre 178 persone risultano in isolamento domiciliare. I dati riferiti rimangono i seguenti:nella città capoluogo il maggior numero di casi si registra a Gallico, mentre in provincia nella martoriata Montebello. Poi Rosarno con 4, Rizziconi 3, Taurianova 3, Cittanova 2, Bovalino 1, Gioia Tauro 1, Sinopoli 6. La buona notizia è la guarigione dell’ufficiale dei carabinieri Cosimo Sframeli, uscito dal tunnel dopo settimane difficili. Militare di carriera, scrittore-saggista, è stato in servizio nella scuola allievi dell’Arma di Reggio. Augurissimi e abbracci.

Nel Catanzarese, dove si fanno i conti con i 17 anziani della casa di riposo di Chiaravalle morti in meno di una settimana, i tamponi raccontano di 57 pazienti in reparto; 7 in rianimazione; e 73 persone in isolamento domiciliare.

Nel Vibonese, occhi dei virologi puntati sui comuni “zona rossa” di Serra San Bruno e Fabrizia e sulla possibile espansione dei contagi a Vibo, soprattutto nelle frazioni Piscopio e Longobardi. Al momento sono 8 i pazienti ricoverati e 47 le persone in isolamento domiciliare.

Nel Crotonese, infine, è Cutro la cittadina sotto osservazione perchè “zona rossa”, mentre si registrano 13 nuovi contagi a Cirò Marina. Nel complesso sono 19 i pazienti in reparto; e 79 le persone in isolamento domiciliare.

Parla il Presidente dei virologi italiani: a maggio la fase due

Un paziente apparentemente guarito può ritornare ad essere positivo»: il professore Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di Virologia, spiega le mille insidie del Covid-19. «Può infatti essere negativo ai tamponi ma trattenere nel proprio organismo» sottolinea lo scienziato calabrese «il coronavirus che può rimanifestarsi». È un pò la storia del “paziente 1” risultato positivo poco prima di morire in ospedale a Cosenza. Aveva ancora il virus addosso anche se con una bassa carica infettiva. E il tampone lo ha rivelato. Il professore Caruso guarda alla sua Calabria rispetto alla evoluzione dell’epidemia con moderato ottimismo. «La Calabria avrebbe avuto pochissimi casi se non ci fossero stati i rientri dal Nord. Adesso bisogna chiudere le città diventate focolai, così come è stato fatto, e osservare le disposizioni imposte dal ministero della Salute mantenendo la cosidetta distanza sociale». Quanto all’attività di cura e prevenzione Caruso è molto chiaro: « Fare tamponi a tappeto non è ipotizzabile, né fattibile. Occorre, piuttosto, procedere nei centri dove sono stati individuati i focolai con una mappatura completa alla quale andrebbe aggiunto l’esame del sangue per verificare i valori anticorpali».

Lo studioso precisa poi che il Covid-19 è molto infettivo, determina un’alta mortalità, si espande velocemente e si diffonde per via aerea. Il virus, inoltre, secondo il prof. Caruso può anche infettare lasciando tuttavia i contagiati a-sintomatici e quindi non individuabili se non attraverso i tamponi. Non solo: a parere del docente universitario anche i pazienti guariti possono mantenere una carica di contagiosità per le successive due settimane. Un positivo esprime un altissimo livello di contagiosità quando ha tosse e febbre. La secrezione, infatti, contribuisce alla diffusione del virus.

Ma l’arrivo della stagione estiva potrebbe bloccare l’avanzata del Covid-19?

«In genere i virus che colpiscono le vie respiratorie subiscono una forte ridimensionamento con l’arrivo dell’estate, per poi però riproporsi in periodo autunnale. Dobbiamo augurarci che ciò avvenga» spiega Caruso, che aggiunge: <dobbiamo cominciare a pensare alla fase due, cioè al ritorno di una normalità responsabile quando i dati ce lo consentiranno. E credo che ciò potrà avvenire tra maggio e giugno. Significa che occorrerà riprendere a vivere mantenendo però delle misure di protezione ancora alte. L’uso della mascherina e il distanziamento sociale».

Quando si vedrà davvero la luce, il professore Caruso non si sente di poterlo affermare con certezza. Lascia però intendere che l’avvento pieno della bella stagione (luglio e agosto) può verosimilmente considerarsi il periodo di ritorno alla normalità.

In Calabria il Covid-19 ha soprattutto colpito e ucciso persone anziane. Gran parte delle 58 vittime hanno una età compresa tra 70 e i 95 anni. Nell’ultima settimana sono morte 17 persone che erano ospiti di una casa di riposo di Chiaravalle. Altri decessi sono stati registrati in analoghe strutture private di Bocchigliero e Melito Porto Salvo.

Due adolescenti positivi a Rogliano, comune “zona rossa”

Il Covid-19 non risparmia i minori. Due ragazzi con meno di quindici anni sono risultati positivi all’esame del tampone. Entrambi sono in isolamento domiciliare obbligatorio. Complessivamente, il quadro nella cittadina del Savuto dichiarata “zona rossa” presenta questi dati: un decesso (di una donna ultranovantenne), 29 casi positivi (di cui 7 in degenza Covid a Cosenza), 2 indeterminati, 111 negativi. Il contagio è limitato a sei nuclei familiari e alle loro strette parentele. Ne fanno parte persone che hanno operato nel Municipio, come amministratori (sindaco Giovanni Altomare, vicesindaco Fernando Sicilia, consigliere comunale di maggioranza Antonio Simarco, ricoverati; assessori Francesco Altomare e Antonietta Russo, in quarantena obbligatoria domiciliare) e come dipendenti (tra questi, il comandante della Polizia municipale e due agenti), e dal Municipio con i carabinieri. È verosimile che gli incontri istituzionali di preparazione alle azioni di contrasto al coronavirus abbiano determinato contagi a catena.

Il test sul sangue rivela un positivo a-sintomatico

Non si ferma a Belvedere lo screening sulla popolazione per verificare se ci sono persone affette da Covid-19. Ieri la seconda giornata di monitoraggio con il test rapido su goccia. «Su duecento, solo una persona è stata rinviata a tampone faringeo. Quindi, nelle prossime ore, si sottoporrà nel centro covid al tampone, come previsto. L’indagine, quindi, è da approfondire: è una persona asintomatica. Ma, per scendere in profondità e capire bene la situazione della famiglia, abbiamo sottoposto tutti i componenti del suo nucleo familiare a test rapido su goccia. Tutti sono risultati negativi», spiega il sindaco Vincenzo Cascini.

I risultati di ieri, quindi, fanno ben sperare, ma guai ad abbassare la guardia. Specie adesso che le giornate di sole richiamano a uscire, come le imminenti vacanze di Pasqua quasi invitano a trascorrerle in famiglia.

Il picco in Calabria era previsto per ieri: ma gli americani hanno toppato…

«La fine della pandemia in Italia, con “zero decessi” è prevista per il 19 maggio, «salvo un allentamento delle misure di distanziamento sociale o un rimbalzo dei contagiati». Lo afferma l’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme), organizzazione indipendente della School of Medicine dell’Università di Washington, che fornisce i dati alla Casa Bianca e sulla base dei quali il 30 marzo scorso il presidente americano, Donald Trump, estese le raccomandazioni e le restrizioni sanitarie fino alla fine di aprile. L’Italia – aggiunge l’Ihme, «ha superato la propria fase di picco, eccezion fatta per Calabria (il punto massimo era previsto per la giornata di ieri) e Puglia, dove il picco sarà raggiunto il 16 aprile. Il totale dei decessi registrati in Italia sarà di 20.300 al 4 agosto 2020>. Ci auguriamo che si sbaglino. D’altronde, al contrario di quanto avevano previsto, ieri è stato uno dei giorni con meno contagi nella nostra regione. Meglio gli scienziati italiani: hanno meno soldi ma non sbagliano così grossolanamente…

Le imprese calabresi ridotte in ginocchio

Un quadro drammatico. Le imprese calabresi rischiano di affondare. «L’80% delle nostre imprese ha già prodotto istanza per l’accesso agli ammortizzatori sociali tra cassa integrazione ordinaria, in via prevalente, e quella cosiddetta in deroga, avviata dalla Regione a seguito dell’accordo tra le parti sociali. Questo significa che la maggioranza delle nostre aziende ha dovuto fermare la produzione e che siamo giunti ad una condizione già molto grave, che potrebbe diventare drammatica, con impatti disastrosi sulla tenuta sociale. Se la iniezione di liquidità alle imprese prevista dall’ultimo decreto non arriva in tempi strettissimi, alle aziende mancherà l’ossigeno indispensabile a mandare avanti le attività. Nessuno sarà nelle condizioni di poter pagare i propri dipendenti ed i fornitori. Gli effetti saranno devastanti»: a dichiararlo è il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca. I numeri fanno paura e la crisi appare devastante. Il rappresentante degli industriali spiega: «Occorre avere ben presente che la situazione calabrese parte già da una condizione di estrema difficoltà, con l’11% di Pil in meno rispetto al 2008, un tasso di disoccupazione intorno al 25% e con una punta del 55% per quella giovanile. Oggi, con le attività produttive chiuse, la Calabria sta perdendo circa 1 miliardo e mezzo di Pil al mese>. Un disastro..

La mappa dei contagi

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

  • Catanzaro: 57 in reparto; 7 in rianimazione; 73 in isolamento domiciliare; 13 guariti; 23 deceduti
  • Cosenza: 56 in reparto; 3 in rianimazione; 182 in isolamento domiciliare; 8 guariti; 17 deceduti
  • Reggio Calabria: 35 in reparto; 4 in rianimazione; 178 in isolamento domiciliare; 15 guariti; 11 deceduti
  • Vibo Valentia: 8 in reparto; 47 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 4 deceduti –
  • Crotone: 19 in reparto; 79 in isolamento domiciliare; 3 guariti; 5 deceduti

L’isolamento

I soggetti in quarantena volontaria sono 8207, così distribuiti:

Cosenza: 2436

Crotone: 1350

Catanzaro: 1461

Vibo Valentia: 402

Reggio Calabria: 2558

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13.675

Un pensiero felice a tutti. Buona giornata. Coraggio.

Arcangelo Badolati

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