La musica del cuore

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“La musica è un linguaggio di energia, una vibrazione di emozioni e gioia. Parla ai nostri principali desideri e sentimenti. Supera barriere linguistiche e confini politici, è un mezzo potente attraverso il quale gli esseri umani possono sentirsi in armonia.”. (Patrick Groneman)

L’influsso del suono nell’essere umano è un fatto riconosciuto da secoli. Ad esempio gli sciamani nelle culture antiche usavano la musica per migliorare la concentrazione, e aumentare la volontà di ritrovare e conservare il benessere psico-fisico.

Senza risalire ai tempi antichi pensiamo ad esempi più vicini a noi, sull’influenza che ha la musica nella nostra vita:

  • le bande militari usano la musica per infondere fiducia e coraggio;
  • agli eventi sportivi si usa la musica per suscitare entusiasmo;
  • gli studenti usano la musica per memorizzare più facilmente i primi testi;
  • i centri commerciali usano la musica per invogliare gli acquirenti a comprare;
  • i centri medici usano i benefici della musica per rilassare i pazienti.

Il potere della musica è percepito ed utilizzato dall’uomo in innumerevolicircostanze. Questo dato di fatto ha stimolato studi e ricerche al fine di poter utilizzare la potenzialità della musica, e più in generale del suono, nel campo della cura: “sfruttare” la musica come terapia.

Infatti   la musica provoca cambiamenti emotivi e fisiologici rilevanti. Nasce così una nuova figura professionale: il musicoterapeutache usa il suono per migliorare determinati stati psicofisici ed emotivi su persone affette da svariate patologie psichiche come depressione, autismo, dislessia, ecc.

Questa storia è impossibile. Per questo è così bello raccontarla. Per questo è stato così bello incrociare Giulia, in un pomeriggio d’estate in Casentino. E’ sorda dalla nascita.  Non sente né sentirà: le sue orecchie sono lontane anni luce dal primo barlume di un suono. Eppure la sua vita è piena di musica. Ancora bambina incontra una musicoterapeuta che le spiega, senza dirlo, che il suo destino è tutto da scrivere. Le consiglia di imparare a suonare il violoncello. Uno strumento da abbracciare: così potrà captare tutte le onde musicali che si propagano e che non arrivano solo all’udito: arrivano in tutto il corpo che diventa una cassa di risonanza. Giulia impara in fretta e comincia a frequentare un coro. Non è un cammino lineare, affatto. Per riuscire ad ottenere un risultato, Giulia deve fare più fatica di tutti. Dopo una bellissima trasmissione televisiva realizzata da Domenico Iannacone su Rai Tre, dedicata alla sua storia, Giulia ha ricevuto tanti inviti per suonare, per raccontarsi.

Giulia arriva nel pomeriggio, saluta con la mano, si siede e aggiusta la sua posizione. Comincia a suonare e la sua musica danza leggera e circonda in un manto di pace e di armonia ognuna delle persone distese nel grande prato di fronte a lei.

 Alla fine dell’esecuzione ci regala un sorriso luminoso, come se l’approdo su ogni ultima nota fosse una conquista, un punto di arrivo. La musica del cuore, quella che lei sente, è un disco che non ha voglia di smettere.

Oggi ho conosciuto una ragazza di Acri che ha scritto la tesi di laurea sui benefici della musicoterapia. Appena arrivata con la mascherina, hanno parlato i suoi occhi e il suo sguardo profondo. Mariantonietta comincia a raccontarsi e il suo viso si è illuminato mentre ricorda suo nonno che è riuscito a trasmetterle una grande passione per la musica, in particolare per il canto. Subito dopo il diploma intraprende il percorso in Accademia a Cosenza. I primi anni sono stati molto impegnativi ma anche pieni di soddisfazioni. A 24 anni inizia a dare lezioni di canto online e si iscrive al sito Superprof.it riscuotendo recensioni positive. Nel 2018 decide di cimentarsi anche nella scrittura del suo primo brano “Qui con te” prodotto a Roma e pubblicizzato su tutte le piattaforme digitali.  Mariantonietta è una ragazza molto sensibile che è riuscita a percepire l’aspetto emotivo della sua musica e, per questo motivo, è determinata a iniziare un percorso di studio in psicologia laureandosi in Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università Niccolò Cusano.

 Ci dice Mariantonietta : “ La musica è la mia ricarica di energia, a volte mi capita durante la giornata di concedermi qualche ora nel perdermi in essa per ritrovare il mio equilibrio psicofisico, e sono convinta, quindi, che la musica sia la cura dell’anima e conseguentemente anche del corpo”.

L’obiettivo di Mariantonietta è quello di rimanere ad Acri ed offrire le sue competenze alla comunità, affiancando altre figure professionali già presenti nel territorio.

Facciamo largo ai giovani!!!!

Elena Ricci

Mariantonietta Capalbo

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