Auguri ad Acrinews, voce libera che rende liberi

Bata - Via Roma - Acri

Caro Direttore, indipendentemente, da chi l’abbia già fatto, anch’io voglio partecipare con i miei sinceri e cordiali auguri al tuo giornale online, che compie i primi cinque anni di attività nella e per la informazione. 

Nel propinarci le notizie sulla e della nostra cittadina, il giornale Acrinews è una porta aperta a chiunque abbia necessità, come me, di comunicare, segnalare, proporre temi di attualità culturale, di cronaca, e di fare  le proprie considerazioni ad alta voce, su personaggi e argomenti inerenti la vita di Acri. Si riconosce, altresì, al tuo giornale, lo spazio delle rubriche che di fatto ci consegna temi di interesse per la conoscenza della nostra storia passata e presente, i personaggi di ieri e di oggi, che questa storia hanno scritto.

Ci fa conoscere le opere e i giorni di quanti si sono adoperati e si adoperano per migliorare la società e  rendersi utili agli altri nella salvaguardia della salute e dell’ambiente. Soltanto con la memoria si rendono uomini e cose immortali

Riconosco al tuo giornale l’insegnamento che ho ricevuto da chi per quarant’anni ha scritto e dialogato con la società acrese. Penso a Confronto, al suo direttore Peppe Abbruzzo, che ci ha fatto scoprire la voglia di partecipare attivamente alla vita del nostro paese, la curiosità di reperire la cultura di tanti letterati, rimasti per tanto tempo in ombra, con quella forma di  giornalismo rigoroso e rispettoso della vita e del pensiero degli altri. Posso anch’io, senza toglierti niente, definire il tuo giornale erede di quel patrimonio.

Caro Piero, voglio ringraziarti per lo spazio che trovo sul tuo giornale e devo riconoscere, senza piaggeria, il tuo equilibrio e il tuo alto stile democratico e plurale. Non c’è censura o meglio chiusura agli argomenti proposti. Lunga vita ad Acrinews, fonte genuina dove attingere notizie, ma anche cultura, ritrovare nelle foto e nelle storie il nostro recente passato. Quando esiste una voce che può liberamente farsi sentire si è ancora vivi e liberi di affermarsi e far valere i propri diritti, dare soprattutto voce a chi non ne ha.

Francesco Curto

Caro Franco, grazie per queste parole bellissime che ho già scolpito nel cuore. Sono uno sprone formidabile ad andare avanti per la nostra strada. La”nostra strada”, perché è anche la tua. Con rinnovata stima, Piero Cirino.

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